Due ore di udienza per decidere buona parte del futuro del Milan nella prossima stagione. I rossoneri sono stati ascoltati dall'Adjudicatory Chamber della Uefa dopo la mancata concessione del settlement agreement. L'obiettivo di Fassone e della delegazione del Milan è quello di evitare l'esclusione dalla prossima Europa League. Ora bisogna aspettare il giudizio definitivo, intanto l'a.d. rossonero ha rilasciato alcune dichiarazioni all'uscita dall'udienza.
Fassone si auspica che il giudizio si basi su fatti certi: "Chiediamo che il Milan venga valutato in coerenza con le decisioni prese in altre occasioni del FPF. Il fatto di rimandare il nostro caso all’Adjudicatory Chamber sia differente rispetto a come sono stati trattati altri casi. Non ci è stato detto quando arriverà la sentenza, che sarà abbastanza veloce. Non abbiamo avuto ulteriori riferimenti da parte del presidente.
Non voglio andare a esprimere giudizi prima. L’AC è composta da personaggi di altissimo profilo il tempo per valutare il caso e le nostre memorie, oltre a quello che abbiamo espresso verbalmente questa mattina. Eventualmente, la commenteremo dopo. Ricorso al TAS? Come sempre dipenderà dalla decisione che verrà presa. Se sarà una decisione eccessivamente penalizzante, la strada dell’appello è possibile.
Non posso dire nulla sul nuovo socio, sono fatti che riguardano l’azionista, come tanti di quelli discussi oggi. Abbiamo scelto una linea composta da fatti certi e non di supposizioni. Speriamo che vengano valutati i fatti e non le congetture. Mercato? Mirabelli sta lavorando dietro le quinte, non è andato al mare a prendere il sole. Le sentenze possono modificare il budget, abbiamo un piano A e un piano B e ci muoveremo di conseguenza".