Il grande giorno per il popolo nerazzurro è arrivato. Dopo sei anni l'Inter vuole riprendersi il palcoscenico europeo, quello più importante, quello della Champions e per farlo, l'unico modo a disposizione, è battere la Lazio nell'ultimo match del campionato. Il posticipo delle 20.45 che chiuderà il campionato varrà proprio l'accesso alla prossima edizione della massima competizione europea: è un vero e proprio spareggio quello che vedremo questa sera all'Olimpico, con da una parte la Lazio di Simone Inzaghi che ha due risultati utili su tre, mentre dall'altra l'Inter di Spalletti a giocarsi il tutto per tutto, con la sola vittoria utile a raggiungere l'obiettivo chiamato Champions. Una corsa durata 37 giornate ma che si dovrà decidere proprio all'ultima che, ironia della sorte, regala lo scontro diretto tra le due contendenti: la classifica in questo momento recita Lazio 72 e Inter 69, e i nerazzurri hanno ancora chance di agganciare il 4° posto e scavalcare i biancocelsti in caso di vittoria e in virtù degli scontri diretti. Sono pochi i calcoli da fare per l'Inter, bisogna passare ai fatti: vittoria e sarà Champions, cancellando almeno in parte il brutto ricordo del 5 Maggio 2002.
Una stagione fatta di alti e bassi ma che regala all'Inter la possibilità di raggiungere l'obiettivo stagionale, la Champions: era questa l'idea che si era posta la società ad inizio anno, nonostante la squadra a Novembre fosse a ridosso della zona scudetto, e che è ancora realizzabile grazie al lavoro fatto da Spalletti e dai giocatori. Riuscire a portare questa squadra al 4° posto e quindi nella massima competizione europea sarebbe per il tecnico toscano una sorta di miracolo, viste le contendenti (Roma e Lazio) equipaggiate molto meglio. Questa sera all'Olimpico il tecnico di Certaldo si affiderà alla spinta degli oltre 10.000 tifosi nerazzurri che saranno presenti allo stadio, alla leadership di giocatori come Handanovic, Miranda e Perisic e ai gol, essenziali, del capitano Mauro Icardi: il nueve nerazzurro deve riscattarsi dopo gli errori contro il Sassuolo e, soprattutto, vuole provare a strappare il trono di capocannoniere proprio a Immobile, ora a quota 29 e a solo un gol di vantaggio dall'argentino.
Le parole di Spalletti alla vigilia
Il tecnico di Certaldo ci crede nella vittoria e nella qualificazione alla prossima Champions e parla così nella conferenza stampa della vigilia: "Questa partita racconterà solo chi giocherà in Champions o no il prossimo anno. Tutto il lavoro fatto resta. Chiaro che c'è differenza tra giocare la coppa più bella del mondo e l'Europa League che comunque abbiamo già conquistato. Il gruppo ha sempre lavorato bene, possiamo fare i bilanci con serenità. Dopo la partita di Roma ci sarà entusiasmo o delusione, però i miei calciatori hanno fatto vedere personalità, serietà e correttezza. Ho detto loro subito che mi sono trovato bene, prima della partita più importante.
Secondo me la gara contro il Sassuolo poteva essere vinta. Siamo nelle condizioni di poter fare quei passi avanti che ci permetterebbero di completare il nostro percorso e giocarcela con le squadre più forti". L'allenatore dell'Inter sposta poi il focus sulla partita che attende la sua squadra: "In partite come queste può contare tutto. Conta rimanere in partita, concentrati per lunghi tratti, con forza caratteriale e mentale, conta quello che sei e fatto vedere in passato. E noi abbiamo dimostrato al di là dei numeri che possiamo giocarcela alla pari con la Lazio. Loro sono forti, hanno fatto un grande campionato".
Torna Miranda: gli undici che sfideranno la Lazio
Tra i 22 convocati da Spalletti, torna anche Gagliardini il quale però non ha recuperato del tutto dall'infortunio che l'ha fermato nella partita contro il Cagliari e che andrà soltanto in panchina, anche se non è detto che il tecnico possa addirittura prendersi il lusso di rischiarlo a gara in corso viste le condizioni dell'ex Atalanta e l'importanza della partita. La formazione nella mente di Spalletti è quasi del tutto chiara, anche se qualche dubbio resta: davanti ad Handanovic, ci sono Cancelo e D'Ambrosio sugli esterni, mentre al centro con Skriniar c'è il ritorno da titolare di Miranda dopo due giornate di assenza per un problema muscolare; in mezzo al campo dovrebbe scendere in campo dal 1' Vecino insieme a Brozovic; più avanzati, alle spalle dell'intoccabile Icardi, ci sono Candreva (con però l'idea Karamoh che stuzzica Spalletti), Rafinha e Perisic.
Spalletti al posto di Gagliardini è quindi intenzionato a proporre Vecino, in vantaggio per una maglia da titolare con Borja Valero.
Contro un centrocampo fisico come quello della Lazio, composto da giocatori come Milinkovic-Savic, Lucas Leiva e Murgia servono risposte dotate di fisico e tra Vecino e Borja, il primo è sicuramente più adatto a questo tipo di situazioni. La presenza dell'uruguaiano permette anche a Brozovic di alzarsi di più, di giocare magari più vicino all'area avversaria sapendo che alle spalle ha una protezione più solida rispetto a quella che può dare lo spagnolo. Borja Valero può però tornare utile a partita in corso: Spalletti l'ha buttato nella mischia contro il Sassuolo e i nerazzurri hanno accorciato le distanze.
L'ombra del 5 Maggio
Lazio-Inter all'ultima giornata di campionato e decisiva per le sorti della stagione dei nerazzurri. Una situazione che ricorda tanto, tantissimo quella del 5 Maggio 2002, quando per i tifosi nerazzurri avvenne un vero e proprio dramma sportivo.
Poco più di 16 anni fa l'Inter arrivava all'Olimpico per giocarsi l'ultima giornata di campionato da capolista e con lo Scudetto "quasi" in tasca. "Quasi" perché sappiamo tutti come è andata a finire: 4-2 per la Lazio e tricolore alla Juve, con l'Inter addirittura terza in campionato. Ed ecco che per i tifosi dell'Inter tornano in mente quei ricordi e quei fantasmi in vista della partita di questa sera. È troppo importante per essere sbagliata, perché non vale solo tanto dal punto di vista economico, ma vale tantissimo dal punto di vista sportivo: vincere e prendersi il 4° posto significherebbe tornare in Champions dopo anni difficili, fatti di sofferenza, sacrifici e sconfitte che hanno tenuto l'Inter lontana dai riflettori dell'Europa che conta, ma anche cancellare, seppur in parte, quel brutto ricordo di una partita contro la Lazio all'ultima giornata che ti fa perdere l'obiettivo stagionale. E questa volta tutto il popolo dell'Inter crede in un epilogo differente.