"Questa partita racconterà solo chi giocherà in Champions o no il prossimo anno. Tutto il lavoro fatto resta. Chiaro che c'è differenza tra giocare la coppa più bella del mondo e l'Europa League che comunque abbiamo già conquistato. Il gruppo ha sempre lavorato bene, possiamo fare i bilanci con serenità. Dopo la partita di Roma ci sarà entusiasmo o delusione, però i miei calciatori hanno fatto vedere personalità, serietà e correttezza. Ho detto loro subito che mi sono trovato bene, prima della partita più importante. Secondo me la gara contro il Sassuolo poteva essere vinta. Siamo nelle condizioni di poter fare quei passi avanti che ci permetterebbero di completare il nostro percorso e giocarcela con le squadre più forti". Con queste parole Luciano Spalletti apre la conferenza stampa pre-Lazio, sfida fondamentale in cui i nerazzurri si giocano un posto in Champions League.
Per staccare il pass valevole la coppa, l'Inter dovrà però vincere contro la rosa di Inzaghi, rosa forte e temibile. Parlando della Lazio, Spalletti parla di chi meriterebbe di più la Champions: "Questi non sono playoff a torneo concluso. Nessuno può dire chi merita di più. Loro hanno fatto tanti gol, è vero, ma quanti discorsi ho sentito a proposito di fortuna? Noi abbiamo colpito tredici legni in più della Lazio. La mia squadra ha saputo reagire in un momento importante, piegando quella forza di volontà, rimettendo in carreggiata il campionato. Quante cose sono state dette dopo la sconfitta contro il Sassuolo. Certi discorsi su chi ha più fortuna o meno non stanno in piedi. Ci sono molti aspetti che vanno presi in considerazione. Io dico che i miei calciatori meritano di giocare la Champions. Ho visto ancora una volta attaccamento e amore dopo il ko contro il Sassuolo".
Partita decisiva, quella contro la Lazio potrebbe essere la svolta dopo sei anni di buio: "Questa partita racconterà solo chi giocherà in Champions o no il prossimo anno. Tutto il lavoro fatto resta. Chiaro che c'è differenza tra giocare la coppa più bella del mondo e l'Europa League che comunque abbiamo già conquistato. Il gruppo ha sempre lavorato bene, possiamo fare i bilanci con serenità. Dopo la partita di Roma ci sarà entusiasmo o delusione, però i miei calciatori hanno fatto vedere personalità, serietà e correttezza. Ho detto loro subito che mi sono trovato bene, prima della partita più importante. Secondo me la gara contro il Sassuolo poteva essere vinta. Siamo nelle condizioni di poter fare quei passi avanti che ci permetterebbero di completare il nostro percorso e giocarcela con le squadre più forti".
Spalletti parla poi della sfida contro la Lazio: "In partite come queste può contare tutto. Conta rimanere in partita, concentrati per lunghi tratti, con forza caratteriale e mentale, conta quello che sei e fatto vedere in passato. E noi abbiamo dimostrato al di là dei numeri che possiamo giocarcela alla pari con la Lazio. Loro sono forti, hanno fatto un grande campionato. Come il Napoli che adesso qualcuno sminuisce. Gli azzurri hanno vinto lo scudetto del manuale del calcio. Senza trofei, ma hanno fatto divertire tutti, me compreso. Tornando ai biancocelesti va detto che hanno meritato di stare dove sono. Noi siamo stati criticati perché non abbiamo reso senza le Coppe. Invece io dico che con l'Europa League, ad esempio, avrei potuto far giocare di più Dalbert, mettendolo in condizione di potersi esprimere al meglio. A noi nessuno ha regalato niente".
In ultimo, un passaggio su Rafinha: "Ci sarà. Vedo un'Inter che lavora, che vuole togliersi la soddisfazione di andare a vincere gare importanti come in parte ha già fatto. Non circoscrivo la situazione generale ai momenti particolari dei singoli. Nessuno vuole andare via perché l'Inter è una società e una squadra forte" conclude Luciano Spalletti.