La sconfitta di misura con la Juventus - errori e polemiche - preclude ogni volo pindarico. La qualificazione alla prossima Champions è al momento lontana, non dipende solo dall'Inter. Il margine di Lazio e Roma è rassicurante, la compagine di Spalletti non può concedere ulteriore spazio. Tre vittorie per mantenere viva la fiammella della speranza, in attesa di buone nuove da altri fronti. Il cammino prende piede dalla Dacia Arena di Udine - gara in programma domani, fischio d'inizio alle 12.30. La formazione friulana insegue l'aritmetica salvezza, deve blindare la permanenza in A dopo la pericolosa descensio sotto la guida Oddo. Con l'arrivo di Tudor, un punto e maggior calma - almeno in apparenza. 

Spalletti - per la trasferta in Friuli - deve fronteggiare alcuni problemi di formazione. Sono fuori per squalifica Vecino - rosso rimediato con la Juventus - e D'Ambrosio - raggiunto limite di cartellini - mentre Gagliardini è ai box per infortunio. I maggiori interrogativi riguardano quindi il settore centrale e la corsia mancina. Una sola possibilità nel mezzo, il tecnico rispolvera Borja Valero - in evidente affanno fisico - al fianco di Brozovic, fiore all'occhiello della recente Inter. Aperta, invece, la questione terzino. Santon - criticato per il finale con la Juventus - è in ballottaggio con Dalbert, da mesi nel dimenticatoio. 

Non muta l'apparato d'attacco, Perisic e Candreva al largo - Karamoh e Eder restano carte da proporre a partita in corso - con Icardi unico terminale. Rafinha è il punto di collegamento, deve "sciogliere" la manovra, facilitare il lavoro dei compagni. A protezione di Handanovic, Skriniar e Miranda, Cancelo è l'esterno basso di destra. 

In diffida diversi giocatori di primo piano: Cancelo, Candreva, Eder, Perisic e Ranocchia. 

La probabile formazione 

Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, Santon; B.Valero, Brozovic; Candreva, Rafinha, Perisic; Icardi