In Inter-Juventus è successo tutto e il contrario di tutto. Episodi, gol, emozioni e un risultato che penalizza in maniera eccessiva i nerazzurri dopo una partita clamorosa giocata per oltre un’ora in inferiorità numerica. Il finale però ha ribaltato tutto e nel post partita Luciano Spalletti non nasconde tutta la delusione e l’amarezza per una serata che avrebbe potuto dare un altro volto al campionato dell’Inter.
Cosi il tecnico nerazzurro a Premium Sport: “Ripartire è la cosa più facile, perché la squadra ha fatto una grande partita e questo dirai alla squadra. Chiaro che va smaltita questa amarezza qui, la sconfitta non è meritata. Ma perché allora ce la debbono imporre? Difficile da fargliela accettare, il discorso è che ai calciatori vanno dati i meriti che hanno. Questa partita vale moltissimo per noi e per tutto l'ambiente, anche per me.
Smaltirla non ci vuole una nottata sveglio, come tutte le altre partite. Ci vuole un po' di più e ce lo si porta dietro per tutte le gare. Poi ci sono cose che non si capiscono... Non doveva finire così... Le scelte di Orsato? Diventa difficile dal mio punto di vista perché non sono nelle condizioni di valutare. Viste così non mi sembra ci sia totale equilibrio della gestione dei fatti, poi è dipeso da ciò che ha visto lui”.
Si riflette poi sui cambi e sulla sostituzione di Icardi: “Loro giocavano con le tre punte e noi eravamo in inferiorità numerica, diventa difficile capire se scalare coi terzini oppure andare terzino contro terzino col centrale che attacca la loro punta esterna. Ma ciò che fa la differenza è cercare di stare più alti e fare la squadra più corta rischiando la pallata difensiva.
Gli affaticati erano diversi, in quel momento quando mi ha detto che era ripartito il problema c'era da fare un lavoro di gestione della partita e della fase difensiva, mantenere una certa struttura sulle punizioni e sui calci d'angolo. Con Santon pensavo di riuscire ad alzare la squadra”.