Anche i numeri spiegano e raccontano l'importanza di Hakan Calhanoglu per il Milan di Gattuso. Con il turco in campo i rossoneri hanno una media di occasioni create e punti conquistati decisamente superiore a quando il numero 10, per vari motivi, è costretto a non esserci. Contro il Bologna dovrebbe tornare al proprio posto nel 4-3-3 di Gattuso, intanto Calhanoglu ha raccontato a Forza Milan!, magazine ufficiale rossonero, le differenze tra Rino e Vincenzo Montella.

Diversità intanto dal punto di vista della comunicazione, sotto ogni aspetto: "La prima cosa che posso dire è che dopo la squalifica di quattro mesi avevo bisogno di giocare un po' per arrivare ad avere una buona condizione fisica. Però, se non comunichi è difficile e Montella non parlava inglese ma solamente italiano. Certamente conosco il calcio, so che posizione devo tenere in campo e come comportarmi durante gioco, ma ho bisogno di sentire anche l'appoggio di un allenatore che parli con me.

Gattuso mi ha dato molta fiducia perché aiuta e comunica molto: mi ha sempre detto di liberare la mente e di giocare il mio calcio, credendo nelle qualità che ho e che, così facendo, i risultati sarebbero venuti da soli. All'inizio mi ha aiutato molto Rodriguez, per via del fatto che conosce il tedesco. Solamente che nemmeno lui parla benissimo l'italiano, quindi è stato Fabio Borini ad aiutarmi di più con la vostra lingua".

Si parla anche di come Serie A e Bundesliga siano campionati tra loro diversi: "Non vedo grandi differenze, ma in Italia c'è più prudenza, più tattica. In Germania tutte le squadre giocano il loro calcio, mentre in Italia se una squadra va in vantaggio si chiude in difesa; è molto difficile giocare qui, è un calcio intelligente. In Bundesliga ci sono molti giocatori giovani e si vedono molte azioni offensive, in Serie A vedo giocatori più esperti, aggressivi e furbi. Apprezzo entrambi i campionati, guardo le partite delle mie vecchie squadre".