Inter-Juventus è sempre una partita ricca di fascino, novanta minuti in cui ci si gioca qualcosa di più dei semplici punti in palio. Intervistato in esclusiva da Il Corriere dello Sport, è stato Massimo Moratti a parlare del prossimo big match contro i bianconeri, sfida che varrà qualcosa in più dei semplici tre punti: "Siamo soltanto a quattro giornate dal termine del campionato, con la Juventus in testa con un punto di vantaggio sul Napoli e l'Inter al quinto posto con una lunghezza in meno rispetto a Roma e Lazio, quindi la partita conta moltissimo per entrambe le squadre. Tutte e due si giocano davvero tanto. I bianconeri rimangono una grande squadra anche se hanno solo un punto di vantaggio sul Napoli, quindi vanno affrontati nella maniera giusta. Se l'Inter dovesse vincere non dico che la strada per la Champions sarebbe completamente in discesa, ma di sicuro diventerebbe più semplice".
Parlando dei possibili eroi della sfida, l'ex numero uno nerazzurro esalta Luciano Spalletti: "In questo momento mi pare che l'Inter stia bene, lo ha dimostrato nell'ultimo periodo anche se i risultati non sono arrivati sempre. I successi con Cagliari e Chievo sono stati importanti, ma la corsa per la Champions si deciderà solo all'ultima giornata. Chi sarà decisivo con la Juve? Io mi fido di Spalletti, è un allenatore bravo e spero lo dimostri ancora una volta. In ogni caso sono sicuro che i giocatori sappiano quanto è importante per la società l'obiettivo da raggiungere e quanto sia sentita dai tifosi una partita come quella contro la Juve. Vincere potrebbe significare complicare la strada per lo scudetto alla Juve? La vittoria conta soltanto per l'Inter e per la sua classifica. L'unica cosa che conta è questa".
In ultimo, Massimo Moratti non ha potuto non ricordare i Derby del passato: "Nella stagione del Triplete il 2-0 di San Siro fu una vittoria importantissima che ci permise di tornare in testa alla classifica. Ma se dovessi scegliere una delle sfide tra Inter e Juve direi un 6-0 di quando ero bambino, nella stagione 1953/54. Vincere in quel modo con i bianconeri per un giovane tifoso come me fu qualcosa di speciale" conclude l'ex presidente dell'Inter.