Una rimonta inaspettata – anche se l’andamento della tre giorni di Coppe doveva mettere in guardia tutti – e l’occasione di un pronto riscatto, nella partita con la P maiuscola per i tifosi. La Lazio si è risvegliata dall’incubo Europa League, con l’eliminazione subita per mano del Salisburgo, capace di ribaltare il 4-2 dell’Olimpico con una sequela repentina di goal che ha lasciato gli uomini di Simone Inzaghi spiazzati e costretti ad abbandonare quel sogno che sembrava sempre più concreto. Il solito Ciro Immobile aveva dato una ulteriore spinta alle convinzioni biancocelesti, ma l’immediato pareggio di Dabbur ed il tris firmato da Haidara, Hwang e Lainer nel giro di 4 minuti hanno fatto piombare tutto l’ambiente nell’amarezza e nella delusione più profonda.
La rabbia da sfogare è tanta, ma c’è subito la chance di ritornare in campo e riprendere da dove si era rimasti, prima della trasferta alla Red Bull Arena: il calendario di Serie A propone il derby contro la Roma nel posticipo della 32esima giornata. I giallorossi sull’altra sponda del Tevere si ritrovano con uno stato d’animo completamente diverso dopo la storica rimonta ai danni del Barcellona e perciò il match rappresenta un vero e proprio snodo per la truppa di Inzaghi: subire l’entusiasmo dei cugini o reagire immediatamente, cercando quel successo che proietterebbe la Lazio a +3 in classifica rispetto alla squadra di Eusebio Di Francesco, al terzo posto solitario. A livello di formazione da schierare in campo, il tecnico piacentino si è affidato al miglior undici per la trasferta austriaca e verosimilmente resterà sulle stesse idee per la stracittadina capitolina.
Per la difesa, il solito dubbio è su chi fra Luiz Felipe e Bastos completerà il pacchetto insieme a De Vrij e Radu davanti a Thomas Strakosha; a centrocampo, Basta dovrebbe lasciare il posto a Marusic sulla destra, con Lulic dall’altra parte e con il trio centrale formato da Parolo, Lucas Leiva e Milinkovic-Savic, mentre in attacco l’altro ballottaggio è sul partner di Ciro Immobile tra Felipe Anderson e Luis Alberto.