Ora non si può più sbagliare. Dopo il brutto stop contro il Torino, l'Inter di Luciano Spalletti ha l'obbligo di superare l'Atalanta, cementificando quanto fatto in stagione e puntando con decisione alla Champions League. Intervenuto durante la consueta conferenza stampa pre-gara, il tecnico nerazzurro ha parlato proprio del peso specifico della sfida: "A Torino non è stato un bellissimo risultato per come stavamo lavorando. Meritavamo di più anche per quanto fatto in campo. Ora siamo tutti consapevoli che le opportunità sono sempre meno e vanno sfruttate. Dipende tutto da noi". Sugli acciaccati Vecino e Candreva: "Sono da valutare, anche Miranda va visto per bene. Tutte le squadre contano comunque alcuni acciaccati. All'Atalanta mancheranno ad esempio Ilicic e Petagna che sono giocatori importanti e di qualità".
Il tecnico ha poi detto la sua sugli esiti delle italiane nelle competizioni internazionali: "Il nostro calcio si sta livellando verso l'alto anche in Europa. Ormai pure noi amiamo partire da dietro e pressare alto come prima forse non accadeva. Non diamo più il tempo agli avversari di giocare e pensare troppo. Stiamo lavorando bene. Serve il coraggio che ha mostrato la Roma. Anche la Juve aveva ribaltato un risultato impossibile. Ai giallorossi vanno i miei complimenti: ha fatto vedere un calcio importante. Tanta roba, davvero. Gli sono montati addosso meritando l'impresa. Tutto è possibile nel calcio".
Ancora, sulle pecche mostrate contro il Torino: "Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, tentando di fare gioco nella loro metà campo. Se non mantieni l'equilibrio e l'attenzione nei comportamenti però subisci ripartenze a campo aperto. Proprio come quando abbiamo preso gol. Abbiamo preso gol proprio quando eravamo alti, addosso al Torino. Siamo stati costretti alla scappata. Bravissimo Ivan a fare quel recupero che solo lui sa fare, ma non è bastato. Siamo però ancora dentro e abbiamo ancora tutto in mano nostra. Io immaginavo anche Milan e Atalanta in corsa per ciò che hanno fatto vedere. Su il muso adesso, si va a giocare".
Cosa serve per vincere domani? Spalletti risponde così: "Per domani si va sempre nello stesso tipo di lavoro. Vediamo come si comportano loro e si fanno allenamenti corretti. Dobbiamo far circolare la palla bene sempre, anche nei momenti meno facili e, in passato, non è successo quando necessario. Il possesso si fa sempre. E' tutto lì: o si gioca nella trequarti con costanza o dietro". In ultimo, un passaggio sul giovane Pinamonti: "Penso sia giusto arrivare in fondo al campionato e poi ragionare sul resto e su Pinamonti. Ha qualità, lascia andare delle bastonate di sinistro impressionanti. Serve qualità per poter esibire certe cose e lui le ha. Ci può stare qualsiasi cosa e Andrea merita di essere coinvolto nelle prossime e future discussioni".