La Lazio ottiene una vittoria e si riporta al quarto posto, ad una settimana dall'attesissimo scontro diretto nel derby, nella 31esima giornata di Serie A. A farne le spese è l'Udinese, all'ottavo KO consecutivo in una crisi che appare senza fine. Oggi però davanti al proprio pubblico i bianconeri hanno proposto una prova tutto sommato positiva, finendo però per venire battuti dalle qualità superiori degli avversari, in grado di rimontare l'iniziale svantaggio e poi concedere pochissimo. Di seguito, la cronaca del match.

Per ciò che riguarda le formazioni, Massimo Oddo sceglie un 3-5-2. Davanti al portiere Bizzarri spazio a Nuytinck, Danilo e Samir. Stryger Larsen ed Ali Adnan sono i laterali, con Barak e Jankto a supporto di Balic, regista. Maxi Lopez supporta il rientrante Lasagna in attacco. Simone Inzaghi risponde con un 3-4-2-1. Fra i pali c'è Strakosha, i centrali sono Bastos, De Vrij e Luiz Felipe. Sulla linea mediana spazio a Marusic, Lucas Leiva, Milinkovic-Savic e Lulic. Sulla trequarti agiscono Luis Alberto e Felipe Anderson, a supporto di Ciro Immobile, unica punta.

Twitter Lazio
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In avvio l'atteggiamento dei bianconeri è piuttosto convincente. La squadra sembra infatti ritrovare le certezze di qualche mese fa con uno schieramento a due punte, mentre al contempo gli avversari mettono in campo grande talento ma fanno fatica a trovare le distanze. Questa situazione viene concretizzata al tredicesimo da Kevin Lasagna, che sblocca il match dopo che proprio lui aveva tentato la prima conclusione: grande anticipo per lui sul cross di Stryger Larsen, indirizzato verso il primo palo, e girata aerea in diagonale. Così Bastos è anticipato e Strakosha è battuto. Tuttavia il vantaggio fa perdere un po' di frenesia alla pressione dei giocatori locali, che finiscono per abbassarsi troppo e concedere un paio di occasioni. Al 22esimo, Lucas Leiva di testa trova l'opposizione di Bizzarri su un cross da corner; pochi secondi dopo arriverà l'1-1.

Nell'occasione, Lulic - peraltro in condizioni pessime, tanto che verrà sostituito all'intervallo - cerca una conclusione dalla sinistra dell'area di rigore col mancino, ma stringe troppo la traiettoria. Ciò si tramuta in un passaggio per Ciro Immobile, che mette il piattone e segna una specie di rigore in movimento senza troppi problemi. I padroni di casa non sono fortunati, e finiscono per innervosirsi e sprecare per eccesso di fretta un paio di potenziali ripartenze. Una grande squadra, allora, punisce: così fanno le Aquile. Immobile stavolta è l'assistman nel triangolo con Luis Alberto, che arriva alla conclusione a circa 10-12 metri dalla porta da posizione leggermente defilata sulla destra: la traiettoria è verso il palo di Bizzarri, cui la palla passa sotto le gambe per l'1-2 a soli sei minuti dal duplice fischio. I biancocelesti vanno a riposo con la gara completamente in controllo.

La ripresa incomincia fin da subito su ritmi assolutamente diversi. L'obiettivo dei capitolini - in campo già giovedì - è quello di congelare i ritmi ed effettivamente l'obiettivo riesce per una ventina di minuti, mentre la controparte non riesce a trovare quel quid in più e finisce per sprecare una marea di palloni. Il match si appiattisce molto, l'intensità torna anche su buoni livelli ma di pericoli per i due portieri nemmeno l'ombra. Le palle gol rimangono tutte potenziali fino addirittura al 79esimo, quando Marusic è lanciato in area e con una bella finta rientra col mancino per poi calciare verso l'angolo più lontano, trovando un tuffo attento di Bizzarri a dirgli di no. Nel finale, i giuliani attuano un forcing con un moto d'orgoglio e sfiorano il pari con la zuccata di Jankto, da centro area, su traversone di Lasagna; il pallone si spegne però alla sinistra di Strakosha. Anche il neo-entrato Murgia avrà un'occasione poco dopo; comunque, il risultato finale è di 1-2.