Solidità di pensiero e azione. L'Inter incerta è sbiadito ricordo, quella attuale attacca e pressa, gioca e ringhia. Recupero palla e ribaltamento del fronte, con Spalletti, immobile a bordo campo, ad assistere e a suggerire. L'inizio è manifesto di un'idea, togliere fiato al Milan, accorciare campo e spazio. Manca l'ultimo tassello, per una notte Icardi è generoso, non mortifero. Segna, ma il VAR cancella, poi sbaglia da due passi, in modo maldestro. Terminale assente, ma resta la mole di calcio prodotta alle spalle del capitano. Questa Inter, quella ridisegnata di recente, ha più sbocchi, non è univoca. Risulta, l'undici attuale, meno prevedibile. Rafinha, non ancora al top fisicamente, vede calcio, suggerisce traiettorie. Infila e allarga, costruisce e recupera, è il trequartista caro a Spalletti. Con Rafinha, funzionano gli esterni, Candreva e Perisic, ma anche i centrali, perché Gagliardini e Brozovic accompagnano costantemente senza inficiare sull'equilibrio generale. 

Il croato è il fiore all'occhiello dell'Inter di primavera. Sventaglia a piacimento, destro e sinistro, testa alta. Giocatore totale, in grado di mutare, all'istante, una situazione definita. Cancelo è il punto d'appoggio prediletto del croato, freccia portoghese di passo e tecnica. L'organico del futuro non può prescindere dal terzino di Barreiro. Esistono pochi specialisti nel ruolo, in nerazzurro da anni si insegue un profilo in grado di dare qualità e attenzione in fase di non possesso. Cancelo si muove da ala, senza per questo trascurare la porzione difensiva. Fondamentale, in questo senso, il lavoro certosino di Spalletti. 

Resta ora da completare l'opera. La qualificazione alla prossima Champions è obiettivo primario. Minimo il vantaggio sulla Lazio, un'incollatura di ritardo sulla Roma. Tre squadre, due posti, la possibilità di sfruttare un calendario meno fitto per mantenere la condizione su standard elevati. Le compagini capitoline devono spremersi a più tavoli, lo sguardo dell'Inter è proiettato unicamente sulla massima serie, oasi di ristoro dopo settimane d'inferno. Domenica la sfida al Torino - rigenerato - ennesimo esame di maturità. La porta di Handanovic, meraviglioso ieri sera su Bonucci, è inviolata da cinque gare. Prolungare l'imbattibilità per certificare il ritorno, Spalletti lancia l'Inter. 

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