Domani sera l'Inter affronterà il Milan nel recupero della 27esima giornata, ad un mese di distanza (si doveva giocare il 4 marzo), molte cose sono cambiate, come sottolinea Luciano Spalletti nella conferenza di vigilia.
Gattuso parla di "Partita decisiva" ma il tecnico nerazzurro sembra pensarla diversamente: "I miei calciatori sono stati bravi a rimettersi in condizione che non sia decisiva. Questa gara vale molto perché non tutti hanno a disposizione di portare a casa punti da un recupero. Serve il massimo".
Gli uomini di Spalletti attraversano un momento diverso rispetto ad un mese fa: "Questo momento? Nasce da quello che hanno fatto i calciatori dal cuore pieno di Inter. Sono andati attraverso gli affetti, ciò di cui sono innamorati, del proprio lavoro. Sono innamorati dei propri i tifosi perché tutti seguono l'Inter. Si deve riuscire a mettere sempre il massimo della qualità dentro quei cento minuti. Durante la settimana tutti di tutti i pensieri positivi va fatta la sintesi. Il periodo negativo? Ci siamo entrati come ci entrano prima o poi tutti. C'è quel momento in cui non riesci a fare ciò che vorresti. E quando come a noi accade da anni uscirne diventa più difficile. Non ne siamo contenti, ma tutti volevano rimettere le cose a posto, facendo continue prove per non buttare via quanto fatto via. Abbiamo trovato la soluzione".
Sarà una lunga e faticosa corsa finale: "La stessa formazione è venuta casualmente tra virgolette in base al momento. La squadra stava uscendo da un periodo negativo, si vedeva che stava facendo cose differenti. Si dice che se trovi la tua medicina, puoi scegliere di non caderci più. Passare quel periodo ha avuto i suoi risvolti positivi perché adesso ha capito. Noi non vogliamo la vita facile e siamo pronti per giocarci le tre trasferte di fila. Dobbiamo mettere in pratica quelle che sono le nostre convinzioni. Dobbiamo avere la forza di capire e giocarci partite così importanti".
Prima di parlare dei suoi uomini, il mister commenta il Milan di Gattuso: "Sono forti loro, ma noi abbiamo potenzialità e qualità impportanti. Loro stanno bene, giocano e costruiscono in maniera improvvisa. Bonucci finge di giocare corto e poi invece verticalizza. I terzini sono anche attaccanti esterni bravi a attaccare lo spazio nello stretto. Il Milan ha qualità. Bisogna essere consapevoli di poter dominare il gioco. Serve conoscenza tattica di ciò che fanno gli avversari. Dobbiamo andare al sodo".
Nonostante le smentite di rito questa resta una partita fondamentale per la classifica: "Sappiamo ciò che potremmo conquistare, loro rimarrebbero dentro una classifica importante. Non gli cambierebbe niente, ma è chiaro che i punti comincerebbero a essere diversi".
Per finire è tempo di parlare di uomini, in casa Inter, partendo da Brozovic: "Al momento è più preciso di altri. Il mio errore è stato volontario perché tutti i numeri delle sue giocate portavano a dire che fosse rischioso metterlo davanti alla difesa, quando abbassava il livello di continuità. Lo ha resposabilizzato questo recinto. Ora si sente più importante perché comanda lui davanti alla difesa. È uno abbastanza anarchico, libero di andare dove gli pare ma adesso perde meno palloni e fa viaggiare il pallone più velocemente".
Ma anche Cancelo: "Secondo me è molto contento di tutte le componenti che ci sono nell'Inter e nella città. La squadra è splendida sotto tutti i punti di vista. Ha capito quando e come inserirsi e si trova integrato benissimo. Tutti lo applaudono per la qualità mostrata"
E infine Icardi e Candreva: "I calciatori offensivi sono quelli che possono spostare l'ago della bilancia su due squadre di così grande livello. Questi uno contro uno, nelle scelte con lo specchietto in mano, l'intuizione è sempre la chiave. La giocata importante sposta eccome, ma sarà fondamentale riuscire ad avere la possibilità di giocare nella metà campo avversaria".