Una manciata di minuti per sigillare la partita. Icardi apre la scatola, Perisic chiude il discorso con un gioiello di tecnica e precisione. Nella ripresa c'è tempo per la terza segnatura, ancora di Icardi. Il Verona si scioglie nel pomeriggio milanese, la compagine di casa mantiene la quarta posizione e avvicina la Roma.
Fondamentale l'approccio. Una squadra concentrata, famelica fin dal fischio d'avvio. Uno-due e accurata gestione, alle porte il derby, ennesimo snodo della stagione nerazzurra. Spalletti, poi, parla anche di Icardi, uno sguardo alla condizione del capitano
"Abbiamo avuto un impatto forte e corretto sulla partita, era quello che dovevamo fare per sprecare poche energie. Abbiamo poi potuto gestire bene la gara, tutto bene tranne qualche finalizzazione sbagliata e qualche imbucata non sfruttata, il Verona in balia dell'Inter aveva lasciato qualche spazio che potevamo sfruttare meglio. Icardi come tutti i calciatori a questo punto del campionato ha avuto un accumulo di fatica, l'ho tolto per precauzione anche se lui voleva giocare e dare ancora una mano ma ho preferito non forzarlo troppo".
Il tecnico non dimentica le difficoltà del recente passato, sottolinea alcune pecche e analizza il lavoro settimanale. Manca qualcosa, all'Inter, per essere con continuità al vertice.
"Inter guarita? Assolutamente no, siamo una squadra che a volte ha dei momenti che non vengono, si ha uno scorrimento del match in base a quello che si sta vivendo e bisogna rimanere vogliosi, lavorare giorno dopo giorno. Alleno una squadra forte che in alcuni momenti perde la qualità che ha e non la esibisce, devo poi trovare una condotta in modo che tutti possano sentirsi coinvolti e dare il meglio di sè stessi. Se nel finale ci fossimo passati due-tre palloni in maniera corretta avremmo potuto dare qualche gioia in più al pubblico, questo intendo. Abbiamo fatto gol nel momento difficile e sbagliato passaggi facili quando era tutto a nostro favore, tutto al contrario insomma. Ho uno staff competente composto da allenatori del mio stesso livello, si lavora sulle situazioni per proporre sempre qualcosa di nuovo e stimolante per i calciatori. Ma non abbiamo mai perso la rotta, ci sono stati periodi senza vittorie in cui abbiamo sbagliato qualche decisione, ma di sconfitte ce ne sono state poche, gol presi pochi, dovevamo fare qualcosa di diverso sulla qualità offensiva, in termini di cattiveria in finalizzazione".
In chiusura, l'attenzione va ovviamente alla stracittadina. Spalletti non si espone, anzi tende la mano al diavolo. Incrocio nobile, due squadre in salute, sul piatto la qualificazione alla prossima Champions. Il Milan può rientrare, l'Inter può cancellare le speranze rossonere.
"Il derby? Proveremo a vincere come farà il Milan perché può determinare molto, si affrontano due squadre forte che lotteranno a viso aperto".
Dichiarazioni rilasciate a Mediaset Premium, riportate da FC Inter News