Una vittoria per ripartire, una goleada per un record. La Lazio si prepara alla sfida casalinga di domani pomeriggio contro il Benevento con un duplice obiettivo. Innanzitutto ricominciare a macinare risultati per rimanere attaccati al treno delle prime quattro ed inseguire un posto nella prossima Champions League, dopo i due punti nelle ultime tre uscite in campionato.

E poi ci sono le statistiche. Come osserva la Gazzetta dello Sport con un approfondimento, i biancocelesti hanno raggiunto quota 96 goal nelle 44 partite ufficiali disputate in stagione: 67 in Serie A – miglior attacco condiviso con la Juventus -, 21 in Europa League, 5 in Coppa Italia e 3 nella Supercoppa Italiana vinta in agosto contro i bianconeri. Il primato assoluto nella storia della società laziale risale all’annata 2000-2001, quando la formazione allenata da Sven Goran Eriksson ne mise a segno 109 in 57 incontri; in quella rosa, che vinse lo Scudetto, la Coppa Italia e la Supercoppa Europea, giocava anche l’attuale tecnico Simone Inzaghi, in goal per 19 volte quell’anno, ed ora, non più in campo ma dalla panchina, vuole riscrivere la storia. A 9 giornate dal termine del campionato e con almeno due gare da giocarsi in Europa League, la Lazio ha bisogno di 14 reti, a cominciare proprio dalla sfida – sulla carta molto abbordabile – contro il Benevento, peggior difesa del torneo e infilata 5 volte nel match d’andata al Vigorito.

Mattatore di quella giornata è stato Ciro Immobile, autore di un goal e 3 assist, e domani sarà lui al centro dell’attacco, alla caccia del riscatto dopo le prove opache contro Argentina e Inghilterra in Nazionale. Accanto a lui uno fra Felipe Anderson e Luis Alberto, mentre a centrocampo rientra Milinkovic-Savic, nella cerniera centrale con Parolo e Lucas Leiva; sugli esterni Basta agirà a destra, con Adam Marusic dirottato a sinistra per la contemporanea assenza di Lulic e Lukaku. In difesa, scelte praticamente obbligate davanti a Strakosha: con Radu e Wallace out e con Stefan De Vrij uscito malconcio dalla seduta d’allenamento di ieri, spazio a Luiz Felipe, Bastos e, se non dovesse farcela l’olandese, anche per Caceres.