"La Roma è una squadra che solitamente gioca e mantiene il baricentro alto, sarà nostro compito chiudergli la profondità e tutti gli spazi. Hanno a disposizione tanti calciatori tecnici a cui bisogna lasciare poco margine di giocata. Dobbiamo fare della compattezza e dell’intensità la nostra forza. Vogliamo dare continuità alla buona trasferta con la Lazio". Queste le parole di Roberto Donadoni, tecnico del Bologna che in conferenza stampa ha presentato la sfida contro la Roma. 

In seguito, l'allenatore rossoblu ha detto la sua sul possibile undici: "Vista la squalifica di Mirante, sarà sicuramente titolare Santurro: è uno splendido ragazzo, a livello di professionalità è sicuramente nella top 3, arriva sempre prima agli allenamenti, è sempre attento ad ogni piccolo particolare e dettaglio. Come professionalità ne ho conosciuti davvero pochi come lui. E’ una chance che si è guadagnato col lavoro e anche a livello qualitativo parliamo di un portiere affidabile. Sulla formazione non ho intenzione di cambiare molto rispetto alla partita con la Lazio, ci sono ancora un paio di valutazioni da fare. Potrei riconfermare la difesa a 3, ma oltre al modulo voglio una squadra che scenda in campo con grande determinazione e cattiveria".

Passaggio importante, poi, quello su alcuni calciatori della rosa: "Destro? Si è allenato bene, come tutti gli altri. E’ assolutamente a disposizione e in ballottaggio per avere una maglia da titolare domani. Non ho ancora deciso chi scenderà in campo. Dal punto di vista delle motivazioni non sono d’accordo sul fatto che esse si trovano solo a seconda della partita e della squadra che andrai ad affrontare: ci devono essere sempre. Di Francesco deve e può incidere di più. Deve togliersi di dosso quella responsabilità eccessiva che a volte si sente, rischia di tralasciare quelle che sono le sue qualità migliori. Dovrebbe essere maggiormente intraprendente e convinto nel prendere palla e tentare la giocata, nell’essere più presente e continuo nell’azione. Se riesce ad entrare con maggiore costanza nel vivo delle varie fasi della partita può diventare determinante per il suo ruolo".

"Verdi? E’ chiaro che un giocatore si aspetta sempre di giocare, soprattutto quando ci sono due gare ravvicinate e il cui risultato conta poco, ma bisogna anche tenere in conto e rispettare le scelte dell’allenatore. Mi sarebbe piaciuto vederlo anche solo una mezz’ora in campo, non ha avuto modo di farlo, ma adesso sta a lui dimostrare di potersi meritare la possibilità di scendere in campo contro grandi squadre come Argentina e Inghilterra".

Il tecnico del Bologna ha poi parlato dell'importante traguardo raggiunto: "Quando raggiungi certi traguardi non c’è mai niente di scontato, è un aspetto che per me ha veramente un peso importante. Aver avuto la possibilità, fino ad oggi, di sedere sulla panchina del Bologna è motivo di grande orgoglio. Devo ringraziare il presidente, i calciatori, i dirigenti, la città, la tifoseria e tutti quelli che lavorano all’interno del Bologna Calcio. E’ mio compito ricambiare questa fiducia con professionalità e cercando di dare più soddisfazioni possibili ai nostri tifosi"