Mancano ormai due giorni al big match tra Juventus e Milan. Le due squadre scenderanno in campo sabato sera alle 20:45. Una delle partite più attese dell'anno, dalle mille emozioni e che non può non essere vista. Match che diventa ancora più delicato quando le due squadre sono in gara per raggiungere determinati obiettivi, anche se completamente diversi tra loro. 

Ai microfoni di Milan TV ha parlato l'esterno rossonero Suso, che sarà fondamentale nella partita di sabato per dare qualità e fantasia al gioco e alle manovre rossonere.

Le prime parole dello spagnolo riguardano, naturalmente, il match di sabato; l'esterno rossonero non è impaurito: "Paura mai, magari c'è un po' di nervosismo. Non so che effetto farà, perchè non ci son mai stato. In Italia penso che come a San Siro non ce ne siano, quando è tutto pieno. Sono gli altri che devono aver paura quando vengono qua".

Poi, riferimento alla nazionale: "Dipende tutto da quello che faccio con il Milan. Stando qua in Italia è un pochino più difficile. Nella Spagna ci sono tantissimi giocatori fortissimi. Vorrei portare il Milan in Champions League".

Nessuna promessa: "Non voglio promettere nulla, perchè se lo faccio poi devo rispettare la promessa (ride, ndr)".

Un leader ormai certificato, specie nei momenti più oscuri "Mi piace, i giocatori forti nei momenti difficili sono quelli che devono dare qualcosa in più. Mi sento un giocatore importante, sono molto felice. Sento la fiducia del mister, sta facendo un lavoro molto buono".

Sugli allenamenti con Gattuso: "Sono troppo duri e sentirlo urlare ogni secondo in campo li rende ancora più duri. Quando gioco un tempo nella sua fascia lo sento urlare per 45 minuti, preferisco gli altri 45. Ovviamente sto scherzando, o domani mi fa correre un'ora (ride, ndr)".

Su cosa si aspetta dal finale della Serie A: "Noi pensiamo alla finale di Coppa Italia e ad arrivare quarti. Questi sono i due obiettivi di quest'anno. L'anno prossimo ci penseremo".

Sullo spogliatoio e con chi si trova meglio: "Era tanto che non ne vedevo uno così. Siamo un bel gruppo. Ovviamente parlo di più con quelli che parlano la mia lingua, ma sono tutti ragazzi straordinari".

Meglio la vittoria in Coppa Italia o il quarto posto? "Preferisco il quarto posto. Abbiamo fatto una grande Coppa Italia, la finale la giochiamo contro la Juventus. Ci sta non vincere, anche se noi vogliamo farlo. Un posto in Champions, però, sarebbe importantissimo".

Juventus o Inter, quale l'impegno più probante "Credo un pochino di più la Juventus. Nel derby è imprevedibile, come atmosfera è speciale nonostante l'orario un po' strano. I tifosi mi hanno mandato messaggi anche a me per dirmi che non è un giorno di gradimento. Sono una grande squadra anche loro con un grande allenatore."

Come si vince un Juve-Milan? "Sabato sarà una partita molto difficile, contro una squadra che negli ultimi anni sta dimostrando di essere una delle più forti in Europa. Stiamo lavorando molto bene e migliorando molto, siamo in fiducia e si vede in campo. Serve la partita perfetta, ci proveremo e, ovviamente vogliamo vincere".

Accenno di chiusura al derby: "Manca poco, la cosa più importante è il risultato. Se non segno e vinciamo per me va bene".