29esima giornata di Serie A, allo stadio Paolo Mazza arriva la sfida più difficile per la neopromossa SPAL, quella rappresentata dalla Juventus. Gli esa-campioni d'Italia non hanno alcun risultato al di fuori della vittoria sul campo ferrarese, dove però la grande spinta dei tifosi ha spesso mandato in difficoltà molti avversari; chissà che dunque domani non possa arrivare un risultato importante. Risultato importante a partire dalle vecchie certezze della squadra, prima di tutto da un punto di vista tattico, quello che dovrà essere gestito da Leonardo Semplici. Ecco cosa ha detto su questo l'allenatore in conferenza stampa, come riportato da Lo Spallino: "Non riproporrò il modulo con una sola punta perché la nostra natura è quella dell’assetto con due attaccanti e ai ragazzi chiedo di saper interpretare i momenti della partita. Vogliamo mantenere la nostra identità e valorizzare le qualità dei nostri giocatori, pur consapevoli che giocheremo contro una squadra forte e che non sembra avere punti deboli. Starà a noi limitare il più possibile la Juve, servirà la classica partita perfetta".
Non si può nemmeno più puntare sul classico fattore spensieratezza tipico delle provinciali. La Vecchia Signora, per gli estensi, arriva infatti in un momento piuttosto delicato, in cui i punti guadagnati e persi iniziano a pesare. In tal senso dovrà stimolare le gambe quanto la squadra è riuscita a fare di buono contro alcune altre big del torneo: questa volta però ci vorrà qualcosa di più anche da un punto di vista prettamente tecnico. In sintesi, bisogna giocare alla grande: "Stavolta abbiamo molto da perdere, perché le partite diminuiscono e bisogna provare a fare punti. Affrontiamo la squadra più forte in Italia e una delle migliori in Europa, ma dobbiamo provare comunque a portare a casa un risultato positivo. A differenza delle occasioni precedenti ho chiesto ai ragazzi di provare a fare la gara, per quanto possibile. Con rispetto per l’avversario, ma anche quella dose di sfrontatezza che serve poi per imparare a controllare il gioco contro avversari meno equipaggiati. Vorrei vedere la SPAL giocare la palla e mettere in difficoltà la Juventus. Per farlo dovremo ovviamente essere attenti per novantacinque minuti e stare uniti, perché sappiamo quanta qualità hanno gli avversari". Ed a proposito di queste qualità, se il mister potesse privare i propri avversari di domani di un calciatore, la scelta ricadrebbe sul numero dieci, anche se la sostanza non cambierebbe: "Premesso che hanno talmente tanti campioni che per loro non sarebbe un problema, dico Dybala perché ultimamente sta dimostrando di essere decisivo e ha risolto diverse partite".
In chiusura, il coach di origine toscana dà indicazioni importanti a livello di formazione. Si riparte dalla scorsa buona prestazione contro il Sassuolo, quando è arrivato un 1-1 che sta ancora un po' stretto, e da tanti difetti su cui c'è da lavorare inseriti però in un contesto che prestazionalmente parlando è apparso in crescita, avendo portato sette punti nelle ultime tre. E si riparte anche da Schiattarella in mediana, un nuovo punto di riferimento per tutti i compagni, oltre che già un veterano conclamato dello spogliatoio e giocatore dalle qualità piuttosto interessanti: "Penso che col Sassuolo i ragazzi si siano ben comportati, anche se poi in fase di analisi ci siamo accorti di aver sbagliato un po’ di cose. Bisogna senz’altro fare meglio, ma la formazione credo sarà confermata. Il dato importante è che la squadra è cresciuta ed ha acquisito maturità, deve sfruttare questi progressi e farli vedere anche con avversari così importanti. Pasquale in questo periodo sta facendo molto bene, ha un’interpretazione diversa del suo ruolo e recentemente ha contribuito molto in fase difensiva, aiutando molto i compagni. Ma più in generale, a prescindere da lui, abbiamo proprio cambiato il modo di stare in campo in termini di aggressività e bisogna continuare su questo solco".