La percezione era quella, aldilà del risultato, anche dopo l'andata di quest'ottavo di finale in Europa League. La Lazio aveva mostrato la propria superiorità sulla Dinamo Kiev, ma era stata poco intelligente nella gestione dei due vantaggi; oggi, chiamata al ritorno a rispondere invece con maggiore personalità all'NSC Olimpiyskiy Stadium, la compagine italiana ha dato una grande prova di forza, vincendo per 0-2. Un gol per tempo, sugli sviluppi di due corner, è comunque il frutto di un cinismo piuttosto scarso mostrato oggi dalle Aquile, che avrebbero potuto vincere con margine molto più ampio: comunque il loro dominio non è stato mai messo più di tanto in discussione. Quarti di finale meritati per la truppa di Inzaghi, che ora attende il sorteggio di domani. Di seguito, la cronaca del match.
Per quanto riguarda le formazioni iniziali, Aleksandr Khatskevich sceglie un 4-2-3-1. Boyko è il portiere, davanti a lui spazio a Kedziora, Burda, Kadar e Pivaric. Shepelev e Buyalskyy sono i mediani, con Morozyuk, Junior Moraes e Tsygankov alle spalle della punta Besiedin. Simone Inzaghi risponde con un 3-4-2-1: fra i pali c'è Strakosha, mentre i centrali sono Luiz Felipe, De Vrij e Radu. Sulla linea di centrocampo ci sono Patric, Parolo, Lucas Leiva e Lulic, con Luis Alberto e Felipe Anderson trequartista. Il centravanti è ovviamente Ciro Immobile.
L'approccio alla gara dei biancocelesti è ottimale, con una concentrazione ai massimi livelli in ambo le fasi di gioco, differentemente da com'era successo all'andata. Attuando con grande qualità i propri schemi, gli ospiti trovano facilmente buchi nella difesa di una controparte costretta invece più volte a dei contropiedi che producono però zero occasioni da gol. Immobile è invece il principale protagonista di un paio di mezze chances per i suoi, in particolare all'ottavo di gioco quando salta anche Boyko nell'uno-contro-uno, prima di venir fermato da Tamas Kadar poco prima di attraversare la linea in scivolata. Alla fine a mettere la meritatissima firma (al 23esimo) è Lucas Leiva. Il brasiliano anticipa Boyko su un cross da corner ad uscire di Luis Alberto, incornando bene ed insaccando senza problemi nell'area piccola. Una rete pesante.
La pressione offensiva dei capitolini non cambia, ed allo stesso modo gli ucraini continuano a fare difficoltà. Sospinti dallo svantaggio però i padroni di casa mostrano un atteggiamento corretto e hanno subito una grande occasione, frutto del pressing su un Lulic nell'occasione troppo leggero: Besiedin ha l'occasione di calciare dalla lunetta e spedisce il pallone di poco alto oltre l'incrocio col proprio destro potente. La trama del match rimane però la stessa ed Immobile sfiora due volte il due a zero: la prima volta, da due passi su un traversone forte e teso dalla sinistra, si colpisce il piede d'appoggio e spedisce fuori la sfera; la seconda volta, da posizione simile sul primo palo ma in velocità, cerca un tocco d'esterno su cui Boyko è decisivo e che poi Kadar rimpalla in corner (facendosi anche male nell'occasione, il bulgaro poco dopo uscirà per infortunio). L'italiano avrà anche un'ultima chance a tu-per-tu con l'estremo difensore ma il suo pallonetto verrà fermato giusto al limite dell'area - forse anche leggermente oltre.
Al termine del primo tempo insomma lo 0-1 sta anche un po' stretto alle Aquile, che però continua essenzialmente a dominare anche nella ripresa. Dopo l'intervallo la prima occasione è clamorosa ma capita probabilmente sui piedi sbagliati: sono quelli di Patric, che dopo il suggerimento deviato di Leiva è tutto solo in area e ha lo spazio per calciare di destro una palla sporca, ma lo fa male e spedisce la sfera in curva. Luis Alberto successivamente calcia di destro una punizione sul centro-sinistra da poco più di venti metri dal bersaglio, ma la palla termina di poco oltre l'incrocio corrispondente al secondo palo. Due reti sfiorate, adesso il conto delle possibilità di raddoppio fallite è quasi surreale: in Europa però, si sa, il cinismo è fondamentale e la fazione in trasferta rischia poco dopo di subire una lezione pesante in tal senso.
Siamo attorno al 70esimo quando Tsygankov calcia dal limite, non pescando l'angolo alto alla destra di Strakosha per questione di centimetri con una traiettoria dritta. Spinti anche dal proprio pubblico e da qualche cambio, in generale i giocatori locali attaccano un po' nel finale, sfruttando una piccola flessione degli oppositori: proprio il neo-entrato Gonzalez si crea un'occasione al limite dell'area, ma il tiro di destro non è all'altezza della giocata precedente e si spegne fuori di molto. Nel finale arriva meritatamente comunque lo 0-2: Luiz Felipe spizza sul primo palo un altro calcio d'angolo di Luis Alberto, premiando l'inserimento da centravanti di Stefan De Vrij che in allungo appoggia in rete. È la sentenza definitiva su un duello mai aperto, la Lazio vola ai quarti.