Tra coppe europee e nazionali, i mesi di febbraio e marzo sono proverbialmente i più densi di incontri per tutte le squadre di serie A e non solo, ma nonostante questo c’è ancora chi, avendo già salutato la compagnia in Coppa Italia e non partecipando ai trofei UEFA, può concentrarsi solo sul campionato. È il caso di Bologna e Genoa, che alle 18.00 allo a Stadio Renato Dall’Ara inaugureranno la ventiseiesima giornata.
Emiliani che arrivano alla gara dopo il buon 2-1 nel derby col Sassuolo, la scorsa settimana, che ha interrotto un filotto di tre sconfitte consecutive. Più in generale, nell’ultimo periodo, il record non depone a favore degli uomini di Donadoni: solo tre vittorie su dieci arrivando ad oggi, mentre il pari manca a referto dallo scorso tre dicembre (1-1 contro il Cagliari).
Anche quest’anno, comunque, il Bologna sembra destinato ad una salvezza tranquilla: il vantaggio sulla SPAL terzultima è di 13 punti, e l’innesto, tra gli altri di Dzemaili dal mercato di gennaio dovrebbe permettere ai felsinei di raccogliere i punti necessari in quest’ultimo terzo di campionato per chiudere a metà classifica.
A fronteggiare il Bologna arriveranno gli altri rossoblù, quelli di Genova: il Genoa sembra rinato sotto la guida di Ballardini, ed approccia questa gara con tre vittorie consecutive sul groppone. L’uomo del momento è senza dubbio Diego Laxalt: un ruolino clamoroso per l’uruguayano, che ha timbrato per due volte il gol-vittoria, al novantesimo, in trasferta. Prima il tap-in per battere 2-1 la Lazio all’Olimpico, poi il diagonale letale per Sorrentino che ha battuto il Chievo, ed in aggiunta l’assist per la rete di Pandev che ha schiantato l’Inter.
Nove punti su nove dunque per i liguri, cruciali per accumulare un “cuscinetto” di sicurezza sulla zona salvezza: verosimilmente Perin e compagni non dovranno lottare fino all’ultima giornata, ma anche qui attenzione a possibili sgambetti dalle retrovie.
Pochi ma cruciali gli indisponibili per Roberto Donadoni, che dovrà fare a meno dello squalificato De Maio oltre che di Palacio (lesione muscolare per lui, si va verso uno stop di un mese) e Da Costa, mentre Verdi è il grande dubbio che verrà sciolto probabilmente solo all’ultimo momento: molto difficile vederlo da titolare, probabile che si accomodi in panchina. Altro dubbio riguarda lo schieramento difensivo: con un 3-5-2 sarebbe Romagnoli a prendere posto accanto a Gonzalez ed Helander, con Mbaye e Masina sulle fasce. In mezzo solito Pulgar come perno, Poli e Dzemaili sono le mezzali, con Destro e Di Francesco a dialogare in avanti. Un’alternativa potrebbe essere togliere un centrale (verosimilmente proprio Romagnoli), allargare Di Francesco, abbassare i due terzini ed inserire uno tra Falletti ed Orsolini per virare sul 4-3-3.
Bologna (3-5-2): Mirante; Romagnoli, Gonzalez, Helander; Mbaye, Poli, Pulgar, Dzemaili, Masina; Destro, Di Francesco. All Donadoni
Dall’altra parte, Davide Ballardini ritrova Laxalt ed Hiljemark, così come Biraschi, mentre per il rientro in gruppo di Rossi e Veloso bisognerà aspettare verosimilmente la prossima settimana. Ancora ai box, per il mal di schiena, anche Taarabt, mentre Izzo ne avrà almeno fino a metà marzo per una distorsione al ginocchio. Si profila dunque un 3-5-2 anche per i liguri: Rossettini con Spolli e Zukanovic nella linea a tre di difesa, Rosi e Laxalt da esterni, ma attenzione alla concorrenza di Biraschi per la linea a tre e Pereira sulla fascia destra. In mezzo, Bertolacci ed Hiljemark condivideranno la linea con uno tra Bessa e Rigoni, mentre Galabinov dovrebbe essere ancora una volta preferito a Lapadula accanto a Goran Pandev.
Genoa (3-5-2): Perin; Rossettini, Spolli, Zukanovic; Rosi, Bessa, Bertolacci Hiljiemark, Laxalt; Galabinov, Pandev. All. Ballardini