A caccia del bis. Roberto Donadoni ed il suo Bologna hanno voglia e necessità di ripartire dopo tre sconfitte di fila e, dopo la vittoria ottenuta sul Sassuolo domenica scorsa puntano alla seconda partita interna di fila per dare nuova continuità ai risultati. Non sarà facile tuttavia per i felsinei contro il Genoa di Davide Ballardini reduce da tre vittoria di fila che hanno consentito ai liguri di scavalcare proprio i bolognesi.
“Domani sarà una partita importante per guadagnare terreno e dare continuità alla vittoria col Sassuolo, da parte nostra c’è la convinzione giusta per fare bene domani. Il Genoa con Ballardini ha risalito bene la classifica soprattutto grazie a una difesa solida che non prende gol, contro l’Inter non hanno mai corso grandi pericoli e hanno ottimizzato tutte le occasioni che li sono capitate dentro l’area”.
Qualche problema di formazione per il tecnico bergamasco, che non avrà a disposizione Palacio e non è certo di poter contare su Verdi: “Un mese senza l'argentino non sarà facile e se ci aggiungiamo Verdi le cose non migliorano, ma non serve piangerci addosso perché in campo ci vanno comunque 11 giocatori pronti, non cerco scuse. Simone durante la settimana ha svolto lavoro differenziato, ma abbiamo sensazioni positive per un suo rientro magari con la Spal, però resta da valutare. Abbiamo già lavorato su un paio di opzioni pronte, ma solo domani deciderò chi far giocare. Al di là dei singoli, l’importante è come affronteremo la partita".
Inevitabile non pensare anche ad un cambio di modulo, con l'eventualità di giocare a 3 dietro: "Sì, l’abbiamo provato, ma ripeto che domani sarà fondamentale essere compatti per poter ripartire in contropiede". E sulla possibilità di vedere in attacco Destro con Avenatti, Donadoni conferma: “Sono due giocatori compatibili assieme, sta nella loro volontà sacrificarsi per il compagno: se Destro sarà in grado di utilizzare gli spazi lasciati vuoti da Avenatti e girargli attorno, potranno giocare insieme in futuro. Non è giusto chiedere a Mattia di risolvere le partite da solo, ha bisogno di tutta la squadra e i compagni hanno la necessità del suo lavoro “sporco”.
Ed infine, sulle critiche per gli ultimi risultati ottenuti e per la scarsa attività sul mercato invernale, la chiosa di Donadoni che prova a fare da parafulmine: "Troppe critiche nei confronti della squadra? Fischiare rientra nella logica delle cose, ma non ci influenza più di tanto. Io voglio che i miei ragazzi facciano il massimo per cercare sempre di migliorarsi. Domenica non ho sentito i fischi in campo, ero concentrato sulla partita. o. So che i tifosi si aspettavano di più dal mercato ma è facile parlare con i soldi degli altri. Vorrei avere anche io Ronaldo e Messi, ma bisogna stare alla realtà dei fatti: Saputo ha tirato fuori tanti soldi per dare continuità alla città dal punto di vista sportivo”.