Snodo cruciale nella stagione biancoceleste. All'Olimpico, fischio d'inizio alle ore 19, va in scena il secondo atto del confronto con la Steaua Bucarest. Si riparte dal vantaggio rumeno maturato all'andata, uno 0-1 che costringe l'undici di casa a fare la partita, a segnare quantomeno due reti, senza subirne, per sigillare una qualificazione scontata al momento del sorteggio. Risultato, quello dei primi novanta minuti, frutto di una flessione fisico-mentale della truppa di Inzaghi, di un turnover forse eccessivo. Discorso diverso questa sera, la Lazio, il cui primo obiettivo resta un piazzamento nelle quattro in A, non può permettersi di cedere già ai sedicesimi il palcoscenico continentale. Inzaghi intende onorare questa competizione, non a caso l'idea è di affidarsi, tra qualche ora, ai pretoriani.
Il modulo resta il medesimo, un collaudato 3-5-2 se possibile ancor più tecnico, con l'abbassamento di Luis Alberto nella ragnatela di centrocampo. L'escluso eccellente è Milinkovic-Savic, Inzaghi ripropone Felipe Anderson da collante dopo la bufera delle scorse settimane. Il brasiliano si pone tra i cinque di mezzo e Immobile, tornato re nel posticipo di A con il Verona. Successo fondamentale per allontanare la crisi, per cancellare le tre precedenti sconfitte. Leiva è il regista, Parolo il punto d'equilibrio. Mutano, rispetto all'ultima di campionato, gli esterni. Forze fresche al largo con Basta e Lulic, Caceres per Radu dietro. Gioca De Vrij, nonostante l'annunciato addio al termine della stagione. Wallace ultima il reparto, Strakosha in porta.
"Noi vogliamo ripetere la prestazione di Bucarest con un risultato differente. Dovremo essere molto lucidi, dovremo fare una partita aggressiva ma nello stesso tempo sappiamo che l'importante è non subire gol. Per farlo c'è sempre tempo", questo l'Inzaghi pensiero.
La Steaua approda a Roma senza pressione alcuna, sogna lo sgarbo. Periodo con il segno "+" per la compagine di Dica. Sei risultati utili in patria, quattro vittorie e due pari, l'ultimo per 2-2 con la Dinamo Bucarest. Seconda casella della graduatoria al momento, quattro le lunghezze da recuperare al Cluj.
Squalificato Pintilii, 4-2-3-1, con Gnohere da terminale. Sulla trequarti trovano posto Man, Budescu e F.Tanase. Dica chiede ai suoi un importante sacrificio in fase di non possesso per oscurare le linee di passaggio. Nedelcu e Teixeira formano la cerniera centrale, Planic e Gaman vanno al duello con Immobile. Benzar e Morais sono i due terzini. Tra i pali Vlad.