Due sconfitte di fila e la voglia di ripartire il prima possibile. La Lazio di Simone Inzaghi affronta probabilmente il peggior periodo della stagione e, alla vigilia della trasferta di Napoli contro la prima della classe, il tecnico piacentino ha presentato i temi della sfida nella classica conferenza stampa della vigilia. Tanti i temi affrontati, dal periodo negativo alla querelle Felipe Anderson, senza dimenticare qualche parola sui rivali e sul tipo di gara che si aspetta dai suoi. Orgoglio e carattere, gli stessi che dovrà usare l'ala brasiliana per recuperare il posto in rosa nelle prossime settimane. 

L'argomento della settimana è stato chiaramente questo e Inzaghi, intervenuto sull'argomento, non si è sottratto alla risposta: "Su Felipe Anderson sono state dette cose inesatte. Normale che quando si perda una partita, ci siano un po' di malumori. Non è entrato come doveva, ma da qui a dire che il ko sia colpa sua ce ne passa. La sconfitta è colpa di tutti, me compreso. Felipe è un patrimonio della società, l'ho sempre tutelato come gli altri, non è sereno, ho preferito farlo lavorare a parte. Sa cosa deve fare, quando lo farà tornerà a essere il giocatore che ci farà vincere le partite. Lui sa quello che dovrà fare, sa che in questo due anni e mezzo l'ho sempre fatto giocare e l'ho sempre tutelato. E' un ragazzo sensibile, lo aspettiamo, quando sarà sereno e avrà un altro atteggiamento, allora potrà tornare a farci vincere partite importanti. Ha tantissime qualità".

Dopo due battute d'arresto di fila, la volontà del gruppo è quella di riscattarsi immediatamente, anche se l'avversario è chiaramente temibile e più che ostico da superare: "Dalla ripresa del campionato abbiamo fatto 5 partite. Abbiamo vinto le prime due contro Chievo e Udinese, abbiamo perso a Milano per un gol di mano, poi abbiamo pareggiato in Coppa Italia e perso con il Genoa. Da qui a dire che la Lazio sia in crisi ce ne passa. La sconfitta non ci voleva, ci ha rallentato, ma con lucidità dobbiamo essere bravi contro la prima in classifica. Ci giocheremo la nostra partita come abbiamo sempre fatto. Dovremo fare una gara sopra le righe, super-concentrata, tutti dovranno dare il 150%".

Lazio che si presenta al San Paolo da underdog, con molti addetti ai lavori che continuano a sottovalutare i biancocelesti: "Un rischio che si corre. Nessuno avrebbe scommesso sul nostro terzo posto, si sono alzate le aspettative. Se si perdono 2 partite delle ultime cinque, con un ko arrivato per le cose che sappiamo, adesso possono partire critiche. La squadra sa dell'importanza del match di domani, cercheremo di giocare nel migliore dei modi".

Chiaramente bisognerà fare i conti anche con la forza del Napoli, che Inzaghi teme e non poco: "Il Napoli gioca il miglior calcio in Europa, è una squadra organizzata, ha un ottimo tecnico e ottime individualità. All'andata sarebbe potuta andare in un altro modo. L'abbiamo analizzata, fu un ottimo primo tempo, chiudemmo in vantaggio, poi ci furono infortuni e spostamenti forzati. Eravamo in emergenza ma da lì partì il nostro cammino con le 9 vittorie consecutive. Speriamo di avere tutti al 150%". Napoli che tuttavia potrebbe non avere Mertens a disposizione: "Normale che sarebbe un vantaggio affrontare il Napoli senza Mertens. Ma giocano da anni insieme, ci creeranno problemi, ho visto la squadra lavorare bene in questi giorni. Ho preferito dare il giorno libero dopo il Genoa perché venivamo da un tour de force. Ho visto i giocatori concentrati".

 

Sullo stato psico-fisico della sua squadra, in particolare di Lukaku e Nani, il tecnico piacentino prosegue nell'analisi: "Lukaku aveva un leggero affaticamento, è stato risparmiato stamattina, sarà convocato. Lasceremo qui Pedro Neto che giocherà con la Primavera. Nani? Sta bene, è un grandissimo professionista, che mi mette in difficoltà tutti i giorni in allenamento. Se non gioca domani, penso che lo farà a Bucarest. Anderson non convocato, è una scelta tecnica".

 

Sui troppi gol presi, soprattutto di testa, nelle ultime giornate, il tecnico ha inoltre provato a fornire la sua versione dei fatti, ponendo però il veto su un eventuale passaggio di difesa a quattro: "Abbiamo valutato le varie situazioni, con il Milan ne abbiamo preso uno di braccio, poi ha segnato Bonaventura. Per fortuna non tutte le squadre hanno Suso che crossa. Stiamo cercando dei correttivi. Il modulo sarà sempre lo stesso, ci ha dato risultati incredibili. Caceres ha giocato bene a Milano e col Genoa, Wallace sta tornando a ottimi livelli, Bastos sta bene. Domani deciderò chi far giocare".

Infine, una battuta sullo Scudetto e sulla lotta tra Napoli e Juve: "Sono due squadre che hanno fatto qualcosa di mai visto nella storia del calcio. Hanno 59 e 60 punti su 69, è successo in Liga qualche anno fa ma Barca e Real erano a 57 e 56. Sono squadre organizzate, arriveranno appaiate, vedremo alla fine".​