Sono passati due mesi esatti dall'ultima vittoria dell'Inter: il 5-0 al Chievo aveva portato in vetta alla classifica i nerazzurri che da lì in poi non hanno più vinto, se non ai rigori contro il piccolo Pordenone. I pareggi sono 5, le sconfitte 3 contando anche quella in Coppa Italia contro il Milan e i punti solo 5 in due mesi. Poco, pochissimo per una squadra che punta alla Champions e che aveva sorpreso tutti all'inizio della stagione. Nella squadra di Spalletti qualcosa si è rotto, soprattutto sugli esterni dove Perisic e Candreva non sono più efficaci come prima, e davanti Icardi non punge più. Il capitano dell'Inter questa sera al Meazza contro il Crotone non potrà far parte della partita per un problema all'adduttore, nonostante ce l'abbia messa tutta. I nerazzurri devono rialzare la testa senza nessun rinforzo degno di nota arrivato dal mercato: tutte le speranze sono riversate su Rafinha, l'unico "big" arrivato nel mese scorso e che stasera potrebbe anche scendere in campo dal 1'.
Ha parlato di mercato nella conferenza della vigilia proprio Spalletti: "Il vero rammarico, per quanto mi riguarda, è non essere riuscito a proteggere i tifosi dalle false aspettative, perché poi sono quelle ad essere trasformate in grandi delusioni. Di questo ne risentono soprattutto i giocatori e si genera malessere tra chi ha a cuore i nostri colori. Lo dico da inizio anno. C’è una comunicazione sbagliata tra me e la stampa: secondo voi prima ho chiesto dei rinforzi, ora non sono soddisfatto del mercato. Ma voi con me non parlate al telefono la sera. Non sapete come sono, raccontate quello che immaginate o che vi pare. Fatemi il favore. Io non ho mai detto che mi mancano calciatori. Non mi aspettavo niente da nessuno. I nostri direttori sono però stati bravi ad inserirsi nelle dinamiche di mercato. L’unico con cui sono in disaccordo è con me stesso perché devo fare di più". Spalletti spiega anche la mancata convocazione di Icardi: "Icardi non è convocato, per cui non potrà giocare. Lui vorrebbe, ma a causa del risentimento muscolare di cui soffre non abbiamo ritenuto opportuno tentare il possibile recupero ma piuttosto andare sul sicuro. È un giocatore fondamentale, non vogliamo creargli problemi rischiando di perderlo per più tempo. Emmers sarà invece dei nostri."
Spalletti potrebbe essere intenzionato a cambiare modulo e passare al 4-3-3, ma la scelta non è ancora definitiva. Contando sul 4-2-3-1, la linea difensiva è la stessa vista contro la SPAL, ovvero Cancelo, Skriniar, Miranda e D'Ambrosio: da capire se il portoghese giocherà a destra o se, come a Ferrara, verrà spostato a sinistra. In caso di centrocampo a 2, in mediana ci saranno Gagliardini e Vecino, con il primo in vantaggio su Brozovic per un posto da titolare. Non si toccano in avanti Borja Valero e Perisic, mentre Rafinha potrebbe scendere in campo dal 1' anche se Candreva al momento è in vantaggio per una malia da titolare. Al posto dell'infortunato Icardi davanti ci sarà Eder.