Polemiche e scelte arbitrali contestate sono già acqua passata, Milan e Lazio tornano ad affrontarsi a San Siro a pochi giorni di distanza dalla vittoria rossonera in campionato. Qui però si parla di Coppa Italia, semifinale d’andata, per un trofeo che potrebbe diventare importante per entrambe le squadre. Figurarsi per il Milan dopo l’avvio di stagione vissuto dai rossoneri prima di Montella e adesso di Gattuso.

Rino non ha parlato alla vigilia di questa sfida, lasciando spazio a Bonaventura e Calhanoglu, due che con lui in panchina stanno iniziando a far vedere il loro valore. Nelle parole di entrambi in conferenza stampa non è stato difficile leggere fra le righe più di un elogio a Gattuso da una parte e diverse frecciatine a Montella dall’altra. Aspetto fisico, componente relazionale, metodologia di di lavoro, il nuovo allenatore rossonero sembra essere riuscito a entrare nella testa dei giocatori per farli diventare una squadra, oltre che un gruppo di buone e ottime individualità. Il campionato sta iniziando a dare qualche segnale incoraggiante, ma la Lazio di Simone Inzaghi rappresenta di nuovo il classico banco di prova importante.

A livello di formazione si va avanti con il 4-3-3. Piace ai giocatori, offre più sicurezze al gruppo e allora si prosegue nel solco della continuità. Qualche cambiamento a livello di singoli viene da dire sia quasi inevitabile, anche perché il Milan nelle prossime settimane è atteso da un ciclo di partite che daranno i contorni di Europa League e Coppa Italia, dentro o fuori, provando a tracciare un’ipotesi di girone di ritorno in campionato. In difesa allora tornano sugli esterni Abate e Ricardo Rodriguez, con Calabria non al meglio che resta fuori dai titolari. Centrocampo confermato rispetto a domenica, in avanti Cutrone torna a sedersi in panchina e accanto a lui ci sarà ancora Andrè Silva. Nonostante le prove a Milanello, infatti, dal primo minuto al centro dell’attacco dovrebbe esserci Nikola Kalinic che ha recuperato dal problema muscolare dei giorni scorsi.