Serata amara per la Lazio e Simone Inzaghi. La trasferta di San Siro risulta ancora una volta indigesta per la società biancoceleste che esce dal catino milanese con un pugno di mosche. I gol di Cutrone e Bonaventura bastano ai rossoneri per avere ragione dei capitolini orfani di Immobile, ma comunque resosi pericolosi nel corso dei novanta minuti. La disamina del tecnico laziale però parte proprio dal gol del giovane attaccante rossonero che ha deviato in porta con il braccio: "Incredibile - dice Inzaghi quando rivede l'episodio -. Io non me ne ero accorto. Il primo gol era da annullare. Ci spiegheranno anche questa. Una punizione deviata con il braccio: da non credere. A fine gara l'ho detto anche a Cutrone. Spiace. Si è trattato di un errore grave. Per l'ennesima volta ci è andata male".
Il tecnico laziale poi prosegue nell'analisi della sconfitta, tra palloni sbagliati e gol mangiati, soprattutto nel secondo tempo: "Il grande rammarico è aver fermato la nostra striscia positiva. Siamo stati solo sfortunati, tra pali e parate di Donnarumma. Ora andiamo avanti e riprendiamo a vincere. Obiettivamente potevamo sviluppare meglio il gioco nel primo tempo. Bisogna ricordare la traversa presa da Luis Alberto. Nel secondo tempo, poi, avremmo meritato almeno il pareggio. Il Milan ha fatto la gara che doveva fare. Noi arrivavamo da due gare ravvicinate. Sono rammaricato perché non meritavamo di perdere".
Arriva presto, però, l'occasione della rivincita. La Lazio infatti sfiderà nuovamente il Milan a San Siro mercoledì sera, per la semifinale d'andata della Coppa Italia: "Abbiamo tre competizioni da onorare: la finale di Coppa Italia è forse la più semplice da raggiungere, perché si deciderà tutto in due gare".