3 dicembre 2017, giorno di Inter - Chievo. Spalletti dilaga, l'undici di casa segna cinque volte. Da allora, 4 pareggi e 2 sconfitte - con Udinese e Sassuolo. Distanza importante dal vertice, un solco profondo creato dalla continuità di Napoli e Juventus. L'Inter si trova in una morsa capitale, tra Lazio e Roma, a caccia di un piazzamento utile per conquistare la prossima Champions. L'1-1 interno con i giallorossi può fungere da trampolino, il calendario tende una mano. Prima del derby, quattro gare con squadre di medio-bassa classifica per riprendere confidenza con la vittoria. Si inizia domani - fischio d'inizio alle 12.30 - con la Spal - mutata dal mercato corrente. 

Il tecnico ha le idee piuttosto chiare e può contare su una rosa finalmente al completo, eccezion fatta per Vanheusden - fresco di rinnovo. Miranda e Skriniar formano il pacchetto centrale a protezione di Handanovic, mentre D'Ambrosio, dopo l'infortunio, torna titolare a sinistra, con Cancelo sull'out opposto. La variabile è Nagatomo, insidia sulla corsia mancina il compagno di squadra. In mediana, bocciato Gagliardini. Vecino, moto perpetuo, gode del supporto di Borja Valero. Lo spagnolo gioca un passo oltre la retroguardia, scelta oculata, all'Inter serve un profilo in grado di dare rapidità all'uscita del pallone. 

Borja basso, Brozovic alto. Il croato è il centrocampista con i migliori tempi d'inserimento. Feeling superiore con la rete, è in grado di vestire panni da seconda punta in talune circostanze. Brozovic per evitare a Icardi di battersi e sbattersi da solo a caccia di opportunità. Il nuovo acquisto Rafinha, come accennato ieri, parte dalla panchina, Spalletti conferma i due esterni alti, Candreva e Perisic. 

Di ieri, infine, la cessione di Joao Mario al West Ham