Rafinha si presenta, finalmente, ai tifosi dell’Inter. Dopo una trattativa particolarmente lunga e gli ultimi dettagli, il calciatore brasiliano ha finalmente preso la parola durante la conferenza stampa, toccando numerosi temi ed accendendo il cuore dei supporters nerazzurri: “Avevo molta voglia di venire qui all’Inter – ha detto -  grazie a Dio è andato tutto al meglio e la trattativa si è conclusa. Ho sentito Mauro Icardi, ci ho parlato, è stato il primo che ho contattato. Ci conosciamo da quando avevamo 16 anni: abbiamo studiato e giocato insieme. Chi copiava? Entrambi” sottolinea sorridendo.

Inevitabile, poi, la domanda sulla posizione in campo: “Sono un centrocampista da sempre. Ho sempre giocato in mezzo al campo, anche se a Barcellona ho imparato a giocare in tutte le posizioni, anche da esterno. Sono a disposizione di Spalletti”. E, sulle prime impressioni: “Per ora sono molto buone. Il centro sportivo del club è molto bello e il gruppo magnifico: mi hanno accolto tutti al meglio. Per ora sto più vicino a chi parla spagnolo o portoghese, come Miranda. Sto tanto con i sudamericani per la lingua, ma tutti mi hanno accolto bene. Se penso di poter lasciare un segno? Spero di avere una carriera importante qui, arrivo motivato e pronto”.

Essendo un suo caro amico, Rafinha non può non parlare ancora di Icardi: “Mi ricordo di Icardi fin da bambino, sono stato anche un fan di Borja Valero. Maurito non è cambiato molto fisicamente, ha qualche tatuaggio in più ed è più maturo. Giocare con Messi? Innanzitutto è stato un orgoglio stare nella sua stessa squadra e allenarmi con lui. Leo è il migliore di sempre”.

Particolarmente delicato, poi, il passaggio sugli infortuni: “Adesso sto bene, mi sento forte: ho voglia di giocare. Sono stati momenti difficili, la famiglia e gli amici mi sono stati vicini. È sempre difficile stare fuori dal campo, devi dare il massimo anche mentalmente, può capitare a tutti ma le cose quando vanno male sono sempre dure da affrontare".

Ed infine: "Cosa mi ha convinto a scegliere l'Inter? Il progetto. Qui c'è una squadra che gioca bene a calcio, c'è grande ambizione e mi piace. Il campionato italiano non mi preoccupa. Fin da piccolo ho giocato in Spagna, l'importante è essere preparati mentalmente a ciò che verrà” conclude il centrocampista ex Barcellona. 

 

Antonio Abate