L’accordo per il suo arrivo era già stato trovato la scorsa estate; ora, dopo la prima metà di campionato tra le fila del Verona, Martin Caceres si presenta in conferenza stampa ai suoi nuovi tifosi, quelli della Lazio. A fare gli onori di casa c’era il team manager Angelo Peruzzi, in sostituzione dell’influenzato Igli Tare: “Siamo felicissimi di presentare Martin, un giocatore che volevamo già ad agosto. Puntavamo su di lui, adesso faremo di tutto per farlo sentire a suo agio e consentirgli di inserirsi nel gruppo”.
La parola poi passa all’uruguaiano: “Ero destinato ad arrivare qui: il primo goal in Serie A lo feci proprio alla Lazio con la maglia della Juventus. Ma a prescindere da quello sono contento di essere qui. Vengo da 6 mesi positivi a Verona, che mi hanno permesso di mettere alle spalle quelli in Inghilterra. Ho dimostrato di essere in forma”. Caceres si allena a Formello da lunedì ed ha avuto modo di fare le prime conoscenze: “Come gruppo è buono, questi due giorni mi sono trovato benissimo. Sullo spogliatoio niente da dire, ho trovato ragazzi semplici. Arrivo in una squadra che sta facendo benissimo, è in una buona posizione di classifica, meritata per quanto fatto vedere finora. Mi metterò a disposizione del mister per fare del mio meglio”.
Sicuramente i suoi trascorsi con le maglie di Barcellona e Juventus hanno permesso al difensore di acquisire tanta esperienza, alzando doversi trofei: “Il passato non conta, viviamo il presente. Al di là di quello che ho vinto, vengo per dare qualcosa in più alla squadra”, mentre sulla concorrenza interna dice: “Per me è uno stimolo e penso sia uno stimolo anche per i miei compagni perché vedono che arriva un difensore in più e vorranno far bene”. Il suo nuovo tecnico sarà Simone Inzaghi: “Lo conoscevo da tempo, la prima impressione è buona. Non solo come allenatore, ma anche per come fa giocare la squadra. Avrò sicuramente un ottimo rapporto con lui, così come con gli altri tecnici con i quali ho lavorato. La squadra sta facendo molto bene e voglio aiutare il mister. Ovunque mi dovesse schierare darò il massimo. Non ho preferenze di ruolo, posso giocare sia a 3 che a 4”.
In chiusura, una battuta su una partita abbastanza sentita da queste parti: “Anche in Uruguay ci sono diversi derby molto sentiti, ma so che qui la partita con la Roma vale molto. Per quello che ho visto da fuori è molto bello e caldo. Da dentro lo vivrò sicuramente in un'altra maniera”.