E' un Claudio Lotito a tutto tonda, quello intervistato in esclusiva da Il Corriere dello Sport. Il Presidente della Lazio ha parlato della sua situazione in merito alla candidatura a presidente della Lega, spiegando i motivi che lo hanno spinto a farsi da parte: "Io le firme le ho tutte qui, e avrei potuto procedere, con 12 voti diretti e personali della B. Ho passato questa mattina a chiamare i presidenti che mi avevano testimoniato in modo concreto la loro fiducia. La verità è che le riflessioni finali, fatte con i miei collaboratori, hanno tenuto conto del rischio a cui avrei sottoposto il titolo Lazio, che vanta in Borsa una performance di primissimo livello, oltre a quelli sul piano sportivo".

Inevitabile, poi, il passaggio sull'interesse di mercato di vari club per Sergej Milinkovic-Savic: "Milinkovic-Savic? Non è sul mercato! Lui mi assomiglia, ha lo stesso carattere: spirito di sacrificio e determinazione. E ha coraggio: quando suo padre lo ha convinto ad andare a Firenze per parlare con la Fiorentina, lui, che aveva già l’accordo con noi, è arrivato lì e ha spiegato: Voglio solo la Lazio!. Questo dice tutto, per me. Luis Alberto? Voleva smettere prima che arrivasse da noi… Ci abbiamo lavorato. Anche sul piano mentale. E’ un aspetto fondamentale. Per questo nel mio settore giovanile ho voluto uno staff di psicologi che seguano i ragazzi ma anche i loro genitori. A noi interessa l’uomo prima del giocatore e cambiamo solo se uno non è contento o si comporta male" conclude il presidente laziale.