Il mercato dell’Inter è in fermento. Se da un lato, la trattativa col Barcellona si fa sempre più calda per portare in neroazzuro Rafinha, con l’accordo che dovrebbe arrivare a breve sulla base di un prestito secco con sostanzioso diritto di riscatto, dall’altro l’affaire-Ramires presenta nuove ombre.
Il brasiliano, volato in Cina allo Jiangsu, di proprietà di Suning proprio come l’Inter, dopo la lunga esperienza in Inghilterra con la maglia del Chelsea, sembrava pronto a presentarsi alla corte di Spalletti, per tornare in Europa, e soprattutto per confrontarsi di nuovo con un campionato di livello sicuramente superiore a quello cinese. Oggi, però, l’emittente PPTV Sports, anch’essa capeggiata direttamente dal Gruppo Suning, ha riportato come notizia la permanenza allo Jiangsu del centrocampista, in ritiro con i compagni a Marbella. In realtà, i contatti sono ancora fitti tra le parti, la volontà del giocatore è quella di trasferirsi, e la trattativa dovrebbe avvenire tra due club che fanno capo allo stesso proprietario: anche Capello, allenatore degli asiatici, sembra d’accordo sulla cessione, motivo per cui sarebbe davvero difficile ad oggi capire che fattore sia in grado di far saltare il banco. Intanto, mentre il manager del calciatore sbanca in Europa per incontrare Sabatini ed i vertici nerazzurri, c’è chi ipotizza una pura mossa di marketing di Suning, per tenere buoni i tifosi di Nanchino che, con l’inizio di campionato fissato tra meno di due mesi, hanno visto lo Jiangsu perdere già Roger Martinez, a fronte di nessun acquisto di forte risonanza. Dunque, probabilmente, “blindare” Ramires pubblicamente è servito e servirà a calmare le acque in attesa di un colpo in entrata che risolleverebbe il morale dei seguaci cinesi, a quel punto disposti a veder partire uno degli uomini-simbolo della rosa.
Insomma, se come sembra tutto può essere ricondotto ad un valzer di facciata, Spalletti dovrà solo armarsi di pazienza per avere con sé un rinforzo tanto voluto quanto necessario per la sua Inter, già numericamente cortissima ed ultimamente bersagliata dai problemi fisici. Se, invece, l’intenzione dello Jiangsu di non privarsi del giocatore fosse reale, si potrebbero aprire frizioni – sinceramente abbastanza clamorose – tra i due stessi club gestiti da Suning.