Impegno esterno per la Lazio di Simone Inzaghi. La formazione della capitale fiuta un'occasione preziosa. Il pari a Firenze dell'Inter consente ai biancocelesti di osservare da vicino la quarta piazza. La Lazio, infatti, è a 5 lunghezze dall'undici di Spalletti, ma con due partite in meno. La gara in programma a Ferrara alle 15 è quindi importante, è il trampolino per organizzare aggancio e futuro sorpasso. Di recente, un rendimento non eccezionale lontano dall'Olimpico per Inzaghi, fermato da Atalanta e Inter - due partite non di semplice lettura. Sulla carta, ospiti con i favori del pronostico, attenzione però alle sorprese. A conferma dell'assunto, la sfida d'andata. 90 minuti e 0-0 al triplice fischio.
La Spal deve invece coltivare un sogno. La permanenza in A è difficile, ma Semplici è in corsa. 15 punti, terzultima piazza in coabitazione con il Crotone. Il Genoa è avanti di tre lunghezze. Non è oggi che la formazione di casa deve mettere il suo mattoncino, ma occorre quantomeno provarci. Una battaglia di attenzione e sacrificio, copertura degli spazi, cinismo nelle poche occasioni a disposizione.
Non ci sono grosse novità nella Lazio. Modulo canonico, 3-5-2, con Luis Alberto ad accendere Immobile. Gli esterni sono Basta e Lukaku, non è a disposizione Marusic. Lulic la possibile alternativa a sinistra. Lucas Leiva in cabina di regia, poi il tuttofare Parolo e Milinkovic, ariete per piegare il fortino nemico. De Vrij - a un passo dall'addio - comanda la linea di difesa, Radu e Wallace rifiniscono il pacchetto arretrato. In porta Strakosha.
3-5-2 per Semplici, fondamentale l'operato di Lazzari e Mattiello. I due devono coprire le folate ospiti e al contempo proporsi per dare un senso alla manovra d'attacco. Floccari o Paloschi al fianco di Antenucci, Mora è out per squalifica. In mediana, Viviani, Schiattarella e Grassi. Dietro, a protezione di Gomis, troviamo Vicari, Felipe e Salamon. Assenti Borriello, Vaisanen e Konate.
Dirige Tagliavento.