Conscio dell'importanza della sfida, Roberto Donadoni sceglie di non sbilanciarsi troppo. Contro il Torino, recentemente scosso dall'esonero di Mihajlovic, il Bologna dovrà fare punti, cancellando un 2017 concluso in maniera altalenante ed incerta. Durante la conferenza stampa pre-Toro, l'ex tecnico del Parma sceglie di glissare sulla situazione granata: "L’avvicendamento sulla panchina del Torino? Noi dobbiamo comunque lavorare su noi stessi. Che loro possano cambiare delle cose non deve far variare il nostro modo di affrontare la partita, dobbiamo pensare a noi, a fare meglio".
In seconda battuta, Donadoni ha parlato del negativo trend fuori casa del Bologna: "Più punti fuori casa? Chiaro che in casa vuoi, e devi, fare qualcosa in più. Perché le squadre che ti vengono ad affrontare – eccezion fatta per quelle che hanno un bagaglio tecnico superiore alla media – si coprono di più, sono un po’ più rinunciatarie e magari, in alcune situazioni, come successo con l’Udinese, rischi di trovarti scoperto e di subire gol".
Inevitabile il passaggio su Simone Verdi, punto nevralgico della rosa felsinea ed oggetto ricercatissimo del mercato di gennaio: "? Sarebbe peggio essere un anonimo che essere al centro di voci di mercato. Quando sento dire che queste voci possono distrarre mi viene da sorridere: essere al centro dell’attenzione ti dà, piuttosto, qualcosa in più. Mercato? Quello di cui abbiamo bisogno, nel momento in cui c’è la fattibilità lo sappiamo. Le idee sono già chiare e non saranno queste due/tre partite a cambiare le cose".
E, sul possibile ritorno di Blerim Dzemaili: "Dzemaili? Il giocatore dal punto di vista tecnico non si discute, lo sappiamo. Vedremo cosa ci propone il mercato” conclude il tecnico.