Si rinnova lo scontro tra Juventus e Inter frutto, sinora, di 80 successi di marca bianconera, 42 imparzialità e 46 vittorie di stampo milanese. La sfida proposta in vetrina all'Allianz Stadium non è come le altre, vive di un sapore identificabile, surreale, irrealistico. Le due realtà, poste in esame, rappresentano l'emblema del calcio italiano degli ultimi decenni, rammentano gioie e difficoltà riscontrate nei propri cammini, discutibilmente intrecciati, resi intricati e polemizzati da entrambe le parti.
Archiviata la pratica Champions, culminata con il colpo esterno ai danni dell'Olympiacos, la Juve torna ad occuparsi dell'obiettivo primario, ovvero fornire continuità anche in campionato. La superba parentesi di Napoli ha evidenziato una formazione in grado di scrollarsi di dosso le critiche ricevute, imponendosi, alacremente, come pretendende principale al titolo. La concretezza non è posta sul banco degli imputati, ma rappresenta la conseguenza alla mancanza di brillantezza riscontrata nelle recenti apparizioni. La solidità difensiva viene raggiunta in virtù dei movimenti effettuati dal resto della squadra e Pjanic sembra aver ritrovato lo spendore di un tempo, osservando attentamente il gioco in cabina di regia. Il sistema di gioco utilizzato non sembra incidere nella mole di lavoro prodotto, bensì sull'intensità che ne determina, facoltà che i bianconeri stentano a mostrare. Allegri studierà nel dettaglio le mosse da compiere; a lui l'ardua sentenza d'interpretare lo sviluppo delle trame e designare le scelte sulla trequarti. L'assente di lusso potrebbe essere Paulo Dybala, a discapito del ritorno da titolare di Marchisio, con conseguente variazione di modulo, che comporterebbe l'inserimento di Matuidi. Cuadrado e Douglas Costa delineeranno la formazione iniziale, serrando, di fatto, le certezze espresse in campo, tentando di indirizzare Higuain verso il primo sigillo contro i nerazzurri, da quando veste la casacca bianconera. Di seguito i convocati di Allegri:
Luciano Spalletti è pronto a bissare il suo ultimo e unico successo contro la Juve. Il tecnico da sempre riconosce la Vecchia Signora come rosa di maggior qualità in Serie A, constatando la sola abilità, di Napoli ed Inter, di aver approfittato dello scorcio tralasciato dai torinesi. Per tentare di soffiare punti, in terra juventina, occorrerà interpretare perfettamente qualsiasi situazione offerta dalla gara, contrastando i campioni d'Italia in ogni centimentro consumato, basando la propria integrità sulla fase difensiva, sin qui impeccabile. Miranda e Skriniar agiranno per ridurre, al minimo, lo spazio utile agli attaccanti bianconeri, mentre i due terzini occuperanno delle zone che potrebbero consentire, per le caratteristiche di Gagliardini e Vecino, l'uno contro uno agli avversari. I due mediani saranno fondamentali nel rimpolpare il reparto centrale; da escludere un impiego di Brozovic già dal primo minuto. La coppia dei due colossi sembra collaudata da tempo, ma risulterà importantissima la mattonella dalla quale agirà Borja Valero. Lo spagnolo sarà utile in fase di recupero palla, nel versante in cui l'Inter condurrà il gioco, ergo, Candreva e Perisic non dovranno abbassarsi notevolmente, precludendo le avanzate offensive. Il compito dei due esterni coinciderà con quello di Mauro Icardi; favorire un'aggressiva fase di recupero palla, costringendo lo schiacciamento nella propria metà campo delle mezzali juventine, sbilanciando la manovra e limitando le due frecce bianconere. I 22 nerazzurri:
ALLEGRI CONTRO L'INTER. I nerazzurri sono la squadra ad aver inflitto più sconfitte al toscano (7), ma solo una, quella riconducibile all'anno scorso, da quando siede sulla panchina juventina (Inter-Juventus 2-1 con reti di Icardi e Perisic). Allegri ha varato 8 moduli differenti negli ultimi 15 mesi, mentre la Beneamata prosegue, da inizio stagione, sull'onda del 4-2-3-1.
STADIUM IMPENETRABILE. La Juventus è uscita sconfitta una sola volta, sulle 11 gare disputate, dalle mura amiche contro l'Inter. Il successo per 1-3, che rese i nerazzurri i primi ad intaccare la fortezza torinese, fece incappare i ragazzi di Stramaccioni in un vortice di risultati negativi.
SPALLETTI CONTRO LA JUVE. Il tecnico di Certaldo, ancora imbattuto in gare ufficiali assieme a Valverde, ha raccolto una sola vittoria contro i bianconeri negli ultimi 21 incontri (Roma-Juventus 3-1 del maggio scorso), successiva a 3 pareggi e ben 17 sconfitte.
FATTORE ICARDI. L'argentino ha siglato 7 reti in 9 match contro la Juve, in campionato vanta la stessa percentuale realizzativa di Higuain (39%), contro il 24% di Dybala. La ditta Icardi-Perisic ha sin qui finalizzato il 69,7% dei gol nerazzurri (23 su 33), ma il capitano ha, da solo, conquistato 13 punti con i suoi 16 centri, a fronte dei 6 decisi dalla Joya con 12 sigilli.
LA SPINTA DELLE ALI. Candreva e Perisic sono i due calciatori ad aver effettuato più assist, rispettivamente 7 e 6, e cross in Serie A, 110 per l'ex Lazio e 83 per il croato, il quale viaggia con la percentuale realizzativa del 18%, ma i bianconeri superano i nerazzurri per tiri nello specchio della porta (94 ad 87). Cuadrado ha segnato 3 gol nelle ultime 4 partite contro l'Inter.
ROSSO RELATIVO. I milanesi hanno subito 4 espulsioni nelle ultime 9 contro la Juve, esente da tali provvedimenti discipliari da ben 14 derby d'Italia consecutivi.
PROBABILI FORMAZIONI
JUVE (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Benatia, Chiellini, Asamoah; Marchisio, Pjanic, Matuidi; Cuadrado, Higuain, Douglas Costa.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Santon; Gagliardini, Vecino; Candreva, Borja Valero, Perisic; Icardi.
ARBITRO: Paolo Valeri della sezione di Roma 2 (Assistenti: Giallatini, Dobosz; 4^ uomo: Banti; VAR: Irrati; AVAR: Meli).