L'Inter vuole confermarsi nella parte altissima della classifica e per farlo deve battere la squadra rivelazione dello scorso anno, l’Atalanta, che, fino ad ora, ha faticato nel trovare il passo in campo nazionale: i nerazzurri di Bergamo hanno raccolto 16 punti nelle prime 12 di campionato, con l'Inter addirittura a +14 nonostante lo scorso anno abbia concluso alle spalle della Dea. La classifica può giocare però brutti scherzi: Spalletti sa che non è una partita da sottovalutare, sia perché l'Atalanta è una squadra capace di mettere in difficoltà molte squadre in campionato, sia perché per la sua squadra è uno snodo vitale per il proseguo della stagione. Per portare a casa i tre punti il tecnico di Certaldo ha studiato dove si può e si deve far male all'Atalanta, non dimenticando il partitone dello scorso anno finito 7-1.
Se si volesse fare un paragone con l’Atalanta dello scorso anno, le analogie non sono moltissime: se l’attacco è rimasto più o meno lo stesso, a centrocampo le cose sono cambiate molto, così come in difesa. In mezzo al campo Cristante e De Roon sono chiamati a dare una mano in difesa come faceva lo scorso anno Kessié, ma i risultati non sono gli stessi: è qui dove l’Inter può incidere. Deve essere bravo Borja Valero a farsi trovare tra le linee per andare in verticale o per servire gli inserimenti di Gagliardini e Vecino, che potrebbero spaccare in due il centrocampo atalantino. E attenzione anche alla posizione di Candreva: nelle ultime giornate l’esterno nerazzurro si è trasformato in un tuttocampista, andando spesso ad inserirsi alle spalle dei centrocampisti per dare una mano ad Icardi. Se l’esterno della nazionale dovesse eludere il pressing della mediana di Gasperini, potrebbe trovarsi in una posizione pericolosa dalla quale calciare e far male. Ma non solo: Gosens e Hateboer sono due ottimi esterni in fase di spinta, ma quando si tratta di chiudere in difesa le cose si complicano. Saranno decisivi quindi gli uno contro uno con Perisic e appunto Candreva. Fari, poi, sulla posizione di Masiello e Palomino, se dovessero allargarsi troppo, lascerebbero spazio agli inserimenti dei centrocampisti, come detto in precedenza.
A proposito di duelli chiave, uno di questi sarà quello tra Icardi e la retroguardia ospite. L’argentino verrà molto probabilmente affidato alla marcatura stretta di Toloi, centrale della difesa a 3 di Gasperini. A smarcarlo deve essere bravo Borja Valero: la sua posizione da quasi seconda punta deve funzionare anche in quest’ottica, con movimenti senza palla in grado di portar via l’uomo marcatore di Icardi. Non è nelle sue corde farlo, ma spesso si è sacrificato in questa stagione. Anche il nove nerazzurro può essere un fattore per il gioco di squadra: abbassarsi per far la sponda, muovere l'altrui retroguardia e spalancare porte per i compagni.