Un momento straordinario, quello che sull'onda dell'entusiasmo ha vissuto la Lazio in quest'avvio di stagione. Dopo aver battuto per la seconda volta a distanza di poche settimane la Juventus, la squadra di Simone Inzaghi non si è più fermata: l'ultimo risultato ottenuto è stata la qualificazione ai sedicesimi sicuramente da testa di serie con ben due giornate d'anticipo in Europa, ottenuta battendo il Nizza per 1-0. Non sono neanche passate 48 ore da quest'ultimo impegno che il tecnico si trova ad affrontare un'altra vigilia, quella della sfida all'Udinese per la dodicesima giornata di campionato. Oggi come al solito l'allenatore ha perciò parlato in conferenza stampa della prossima sfida: ecco tutte le sue dichiarazioni (fonte cittaceleste.it). Si inizia con un generico punto della situazione: "Domani partita non semplice, affrontiamo una squadra in salute e viene da due vittorie contro due squadre insidiose. Troveremo una squadra in fiducia, dovremo fare una partita attenta. Conosco Delneri, tecnico molto preparato. Incontriamo una squadra fisica e strutturata con tanti giocatori di livello che può cambiare modulo anche a gara in corso, dovremo fare una partita concentrati al 120%".
Un passo indietro, al successo di giovedì di cui sopra: "Giovedi abbiamo giocato contro una squadra forte, non abbiamo rischiato nulla, è stato una partita bloccata. Siamo stati eccezionali in fase difensiva e abbiamo creduto fino alla fine nella vittoria".
Forse il più grande punto di forza di questa squadra, al momento, è la strepitosa condizione atletica. Il giocare ogni tre giorni può forse sabotare questa forza: il tecnico ne è conscio e sta attuando delle rotazioni già dall'inizio dell'annata. Ecco cosa dice dei suoi poche ore prima dell'ultima partita prima della terza sosta per le nazionali negli ultimi mesi: "Siamo alla fine di un ciclo strepitoso, ma domani abbiamo una partita importante per la nostra classifica. I ragazzi sono già stati avvertiti della partita dura che ci aspetta. Quando giochi di giovedi giocare la domenica c’è sempre il rischio che qualcuno possa avere qualche infortunio dell’ultimo minuto. Ieri, a parte Caicedo, mi sembravano tutti in ottima forma, speriamo siano tutti disponibili per domani".
E a proposito dell'attaccante ecuadoregno ci sono delle brutte notizie: "Caicedo dovrà stare fermo per due-tre settimane, perdiamo un giocatore importante, ma abbiamo Nani, Palombi e altre opzioni". E considerando che anche Ciro Immobile potrebbe essere risparmiato ancora, si tratta sicuramente di un'emergenza offensiva: "Ieri Ciro ha fatto un allenamento discreto, valuteremo oggi, c’è fiducia. E' un professionista esemplare, perciò si sa gestire al meglio e conosce il proprio corpo. In questi due anni ha saltato solamente una partita per squalifica, domani speriamo di poterlo vedere in campo e poi al centro dell’attacco della Nazionale per andare ai Mondiali".
E nelle situazioni di emergenza vengono fuori gli elementi più duttili: "Nani può fare tutto, ma non è l’unica soluzione per l’attacco. Se dovesse sostituire Immobile non avrebbe alcun problema vista l’esperienza e le caratteristiche. Anche senza Immobile il nostro sistema di gioco non cambia, anche se dovrò studiare qualcosa di alternativo".
Per completare il discorso sull'infermeria, l'italiano aggiunge: "Wallace e Felipe Anderson non saranno convocati domani, ma li ritroveremo dopo la sosta. Basta invece ci sarà".
Sempre parlando di Nazionali, sono arrivate le convocazioni delle rispettive selezioni per Milinkovic-Savic e Luis Alberto: "Sono molto contento per loro, stanno facendo molto bene ed era strano che non fossero stati convocati prima. Gli vanno fatti i complimenti, se li meritano tutti".
Quali sono, allora, i margini di miglioramento di questo gruppo? "Possiamo migliorare ancora con il lavoro sul campo, possiamo crescere ancora. Quanto fatto finora dev’essere un punto di partenza, non siamo più una sorpresa e ora dobbiamo confermarci in alto ancora per molto".
L'allenatore conclude con una battuta su De Vrij, fresco di rinnovo contrattuale: "Parlo spesso con Stefan, un gran giocatore e una grande persona, qui sta benissimo. L’augurio è che possa rimanere con noi il più a lungo possibile perchè fa la differenza".