Anticipo dalle mille emozioni allo Stadio 'Dall'Ara', con il Crotone che fa il 'colpo grosso' e porta via l'intera posta in palio. Due volte Verdi nella prima frazione di gioco aveva portato in vantaggio i suoi, ma Budimir (autore di una splendida doppieta) e Trotta dagli undici metri, consegnano il successo agli ospiti che così salgono a 12 punti in classifica distanziando le rivali nella lotta alla salvezza. Quarta sconfitta di fila per il Bologna, la sesta in dodici gare. Il buon inizio di campionato è stato quindi offuscato dal rendimento mediocre delle ultime settimane.
Destro non è al meglio, ruolo di prima punto ricoperto da Palacio. Verdi e Di Francesco ai suoi lati, mentre Poli recupera e gioca a centrocampo di fianco a Crisetig e Donsah. Nicola punta tutto sulla coppia Trotta-Budimir, Nalini e Stoian invece sono gli esterni di centrocampo, deputati a svolgere doppio lavoro, dare manforte agli attaccanti e ripiegare in fase di non possesso palla sulla linea dei centrocampisti.
I primi dieci-quindici minuti sono tutti di marca felsinea. E' un Bologna garibaldino quello che aggredisce il Crotone, rinchiudendolo nella propria metà campo. Palacio si fa in tre, corre, lotta e sgomita su tutto il fronte offensivo, lo emulano i suoi compagni di reparto, e la difesa pitagorica va in tilt. Ci mette una pezza Sampirisi, poco più tardi Ceccherini, ma in campo c'è solo una squadra, che però gioca, diverte, ma non sblocca il risultato. Ecco che Budimir, con qualche giorno di ritardo, prova a servire 'lo scherzetto' ai bolognesi, ma il suo colpo di testa ravvicinato è disinnescato da campione da Da Costa. Dopo aver creato la prima azione degna di essere raccontata, il Crotone trova fiducia, alza il baricentro, rendendo la contesa più equilibrata, ma il Bologna in fase di ripartenza è velenoso.
Gli inserimenti di Poli sono quelli classici di Hamsik, maestro in questo fondamentale, ma l'ex Milan si vede respingere la conclusione dall'attento Cordaz. Passano tre giri di lancette e si ripete anche su Verdi, ma l'attaccante scuola Milan è pronto ad affilare le proprie armi per far male agli avversari: al 39' punizione fantastica del punteros, con dolcezza il mancino supera la barriera ed insacca il cuoio, chapeau. Dopo l'uno a zero il Crotone ha il merito di non lasciarsi andare, e rimette in piedi la gara grazie a Budimir che al centro dell'area, al 43' spedisce in rete una corta respinta di Da Costa, protesto in tuffo nel respingere la botta di destro di Trotta. Emozioni a gogò, il Bologna si riversa in attacco e fa collezione di calci di punizione, manna dal cielo quando in squadra si ha uno specialista del calibro di Verdi. Il classe 92' questa volta con il sinistro cambia traiettoria, non il risultato finale, con Cordaz costretto nuovamente ad abdicare. Ancora in smoking super Verdi.
Il Crotone è una squadra umile, conosce i suoi pregi ma anche i suoi tanti difetti e quindi seppur sotto nel punteggio non si scompone più di tanto. La tattica attendistica degli ospiti fa si che nei primi 15 minuti non ci siano occasioni da gol, e fila tutto liscio. Krejci sostituisce l'infortunato Di Francesco al 46', il Bologna rumina calcio, non affonda, anche perchè la porta calabrese è costudita come il Palazzo di vetro dell'Onu con due linee fitte dalle quali si staccano, a turno, Trotta e Budimir. In una delle rare sortite offensive, Nalini prova il miracolo dai 30 metri, risultato men che mediocre, lo stesso ci riprova dopo un minuto, ma non inquadra nuovamente la porta, ma questa volta ci va più vicino. Poi però, cambia tutto: entra in scena il VAR: tocco di mani di Krafth, l'arbitro non lo ravvisa, la tecnologia sì e Trotta dagli undici metri non fallisce, nuovamente parità. Dura poco però, perchè il Crotone è in trance agonistica e dopo due minuti trova addirittura il tris con uno splendido tiro di controbalzo ancora di Budimir, che firma così la doppietta.
Un uno-due che fa gelare il sangue nelle vene a Donadoni ed a tutto lo stadio Dall'Ara, ad eccezione dello spicchio riservato ai tifosi degli Squali. Entra in campo Destro, poi anche Falletti, classica mossa della disperazione, ma il Bologna pecca di lucidità negli ultimi sedici metri ed infatti si limita a far circolare fuori dal perimetro dell'area rigore avversaria. Perde tutte le sue certezze. Nicola manda in campo anche Izco per fare legna in mezzo al campo, gli ospiti però badano bene a sè stessi, e non rischiano mai di subire il tre a tre, anzi i calabresi chiudono in avanti, spinti da un sontuoso Nalini, che chiude la contesa in crescendo, insieme alla forza fresca di Simy.