"Non dico che voglio andare in finale, anche se in realtà lo voglio (ride, ndr)! Voglio arrivare fino in fondo sicuramente. Ora pensiamo a domani, poi ci faremo trovare pronti per il dopo dopo. Vogliamo arrivare più lontanto possibile".
In compagnia di Simone Inzaghi, nella classica conferenza stampa della vigilia delle gare di Europa League, era presente Senad Lulic, capitano dell'aquila che, in principio, ha ribadito il concetto espresso anche dal tecnico piacentino: la Lazio mira dritto alla finale di Europa League. Una squadra capace nell'ultimo anno di fare un salto di qualità e di mentalità non indifferente, passando dall'essere una bella incompiuta ad una realtà ben definita, con dei principi di gioco ed una personalità ed un'autorevolezza non indifferente. Aspetto sottolineato così dal capitano laziale.
"Ad inizio campionato nessuno parlava di noi, piano piano c'è sempre più sicurezza di fare qualcosa di importante. Noi vogliamo lottare con le grandi squadre che sono davanti a noi. Sappiamo che possiamo giocarcela contro di tutti. Abbiamo battuto due volte la Juve, una il Milan. Cercheremo di stare lì dove siamo ora, ma non c'è alcuna pressione del posto. Vediamo partita dopo partita sia in campionato sia in Europa League. Il bello comincia dopo che passi il girone, quando scendo le squadre dalla Champions: lì vogliamo esserci. Abbiamo maggiore sicurezza, abbiamo vinto tante partite in fila e questo ti dà una carica importante. Scendiamo in campo con una sicurezza maggiore, sappiamo che possiamo vincere ogni partita".
Alla base dei successi, tuttavia, c'è un gruppo molto compatto. Unità d'intenti e spirito di cameratismo necessari per raggiungere traguardi ambiziosi: "Sì, è vero. Ci divertiamo, giocando insieme si acquisiscono sicurezze. Ormai ci conosciamo bene, abbiamo avuto tempo di lavorare con tranquillità su questo modulo. Tutti i movimenti da fare li conosciamo alla perfezione. I risultati ti aiutano e ti fanno scendere in campo con sicurezza e questo si è visto nelle ultime partite". Lulic che successivamente parla così della possibilità di valutare questa come la migliore Lazio nella quale ha giocato nei suoi tanti anni nella capitale: "E' difficile dirlo, anche se alla luce dei nostri risultati in tanti dicono così. Io ho sempre giocato con grandi giocatori qui alla Lazio. Ho giocato con campioni importanti e continuerò a farlo. Non voglio dire se siamo più forti o no. Voglio solo godermi il momento e guardare avanti".
Ed ancora, riguardo la sfida di domani e sul modo in cui andrà impostata per archiviare la qualificazione: "E' una cosa mentale: dobbiamo essere consapevoli che vincendo domani passiamo il girone. Come dice sempre il mister, nessuna partita è semplice, nemmeno quelle che lo sono sulla carta: bisogna scendere con la mentalità giusta sennò poi rischi di perdere. Domani è molto importante, vogliamo chiudere il girone con due turni di anticipo". Infine, per chiudere, una provocazione, sull'obiettivo Scudetto: "Non parliamo di scudetto nello spogliatoio, è inutile mettere pressione alla squadra per questo. Non è cosa nostra, non c'entriamo nulla: ci sono altre squadre che hanno questo obiettivo. Noi siamo umili, con i piedi per terra. Vediamo partita dopo partita, il campionato è ancora lungo: vedremo ad aprile dove saremo".