Monday night di Serie A per l'Inter che, domani sera, affronterà il Verona in una partita in cui fare punti sarà nuovamente fondamentale.
In conferenza stampa ha perciò parlato Luciano Spalletti.
Fare punti quindi perché nessuno si ferma mai: "Ci sono tante squadre che corrono. Non solo quelle davanti ma anche Fiorentina o Sampdoria che stanno tornando forte. Non ci possiamo fermare. Avere 3 o 4 gare di alto livello assieme è difficile da assorbire senza una rosa adeguata. È una cosa che va organizzata ma non saprei come fare diversamente. La soluzione è avere 20 titolari. Sarri è penalizzato ora perché ha avuto degli infortuni. Brozovic recuperato? Sì e ha fatto bene gli ultimi allenamenti".
Pochi cambi di formazione per la squadra di Spalletti: "Questi undici sono confermati per avere una stabilità. C'era inizialmente da far sentire importanti quelli lì, come insegna la recente storia di questa squadra. Cercavo solidità e sostanza e così è stato fatto. Chi gioca è perché merita di giocare sul campo. Se rispondono bene non li cambio. Comunque quando ho cambiato ho ricevuto risposte importanti. Importante avere pià leader. Dalbert e Cancelo? Sono abituati a un calcio diverso, forse penalizzati per essere arrivati alla fine del mercato. Si stanno integrando, hanno interpretazioni diverse in base a ciò che erano abituati. Sono armi a disposizione che potremo usare ma non abbiamo un'artiglieria forte. Teniamo presente tutto e valutiamo tutto. D'Ambrosio e Nagatomo hanno fatto bene".
Non solo campionato però, si parla tanto anche di mercato: "Adesso per noi viene il difficile perché dobbiamo restare nel gruppo di testa. Ogni scelta ha un prezzo elevato. Noi ora ci renderemo conto se siamo attrezzati per il nostro obiettivo. Se vedremo che c'è necessità vedremo ma non dobbiamo fare nomi tanto per farli. Io dei miei calciatori sono contento. Non è detto che acquistando venga fuori un discorso migliore. Oggi è più timore di chi possa uscire. Per me questa rosa può arrivare in fondo".
Fondo che, per l'Inter, significa qualificazione in Champions, come ribadisce Spalletti: "Non ho fatto conti ma saranno fondamentali gli scontri diretti. Che sono molti perché anche Sampdoria e Atalanta sono grandi squadre. Lo stesso Torino. Poi ci sono le sei più forti che diventeranno sette perché una sorpresa c'è sempre. Guardate la Lazio oggi".
Infine una battuta anche su Ramires: "A noi non fa comodo parlarne ora. È un po' come il discorso dello scudetto. A me non porta utilità parlarne. Se fossi uno che gioca in quel ruolo non sarei contento perché i ragazzi stanno facendo anche qualcosa in più di quanto gli è stato chiesto, guardando anche alla classifica dello scorso anno".