Chiamata a rispondere al rotondo successo della Juventus, e soprattutto a cercare di approfittare del pareggio in vetta tra il Napoli e l'Inter, la Lazio non stecca ed all'Olimpico supera con relativa facilità il Cagliari alle prese con il cambio tecnico e quindi con tutto ciò che ne consegue. I biancocelesti archiviano la pratica sarda da 'grande squadra'. Ottima la prestazione di tutto il pacchetto arretrato, apparso quasi mai in difficoltà, seppur si sia trovato a fronteggiare un attacco rapido, composto da giocatori sguscianti, veloci, su tutti Sau e Joao Pedro, abili a galleggiare tra le linee senza mai offrire punti di riferimento ai difensori stessi. I successi e le soddisfazioni si costruiscono partendo dalla difesa, questo è chiaro a tutti, e Simone Inzaghi sotto questo aspetto sta denotando di saperci fare. De Vrij alfiere insuperabile, rendimento alto e costante, ed ai suoi lati giocatori che stanno crescendo a vista d'occhio, su tutti Bastos, efficace nella sua porzione di campo, ma anche in fase offensiva, non a caso è stato proprio lui ad infiochettare la vittoria realizzando il terzo gol.
Bene i singoli, ma è il complesso a destare un'ottima impressione. Squadra che in campo sa quello che vuole, attacca in massa e riesce a spiegarsi sul campo in modo armonioso. Marusic padrone dell'out destro, capacità di corsa non indifferente e qualità di tutto rispetto: sette pieno in pagella per il montenegrino, il quale, seppur abbia tra i compiti quello di cavalcare tutto il settore di sua competenza, continua a non perdere lucidità negli ultimi sedici metri: si traveste da assist-man in occasione del due a zero realizzato da Immobile. Nota lieta. Centrocampo da favola, è da inizio campionato che continuiamo a ribadirlo: Biglia e Parolo giganti nel recuperare palloni e far partire in nanosecondi l'azione offensiva, Milinkovic-Savic e Luis Alberto maghi nel fare da collante tra i due reparti, quello di mezzo e quello offensivo. Una menzione per lo spagnolo, reduce da un'annata travagliata, la prima in Italia, ma che in questo primo scorcio stagionale sembra rinato a vita nuova. Valorizzato da Inzaghi, il fantasista spagnolo si sta distinguendo soprattutto per la qualità del suo palleggio, un trattamento di palla sopraffino dal quale ne beneficia tutto il team. Ma è anche sulle palle inattive che fa tremare gli avversari: come riportato infatti da Lazio Page, quello di ieri è il quarto assist che l'ex Liverpool offre ai compagni da fermo, un dato che non deve essere sottovalutato, soprattutto se si considera che la Lazio ha in rosa ottimi saltatori, pronti quindi anche nelle prosime uscite a sfruttare la dote del nuovo volto della compagine biancoceleste.
Per una squadra che culla sogni ambiziosi, avere un bomber in grado di andare a bersaglio come un orologio svizzero è di vitale importanza: Ciro Immobile non smette di stupire. Con la doppietta di ieri sera, l'attaccante è salito a quota 13 in campionato staccando tutti nella classifica dei capocannonieri del campionato. Se volessimo aggiungere anche i gol realizzati in Coppa, allora l'ex Toro si attesta a quota 17, nessuno più di lui in Europa riesce a fare meglio, neppure Messi ed Aubameyang, mostri sacri che non hanno bisogno di presentazioni, che si fermano, rispettivamente, a 15 e 14 gioie personali. Quinta doppietta stagionale, a cui di diritto va aggiunta la tripletta realizzata al Milan, numeri da capogiro per un attaccante che è letteralmente esploso alle dipendenze di Inzaghi, e che non vuol fermarsi più.