Dopo il pareggio con il Napoli, un buon 0-0, è già giorno di vigilia per l'Inter che a San Siro affronterà domani sera la Sampdoria.

Così ha parlato Spalletti in conferenza. 

Napoli ha lasciato molte cose positive ai neroazzurri, come sottolinea il tecnico: "Tante cose, però allo stesso tempo si trova sempre qualcosa per andare a discutere dove migliorare. Bisogna fare così, non dobbiamo credere che ci sono dubbi sulla strada da percorrere. Dobbiamo fare passi avanti, quindi si fa un discorso completo. Noi vogliamo arrivare, dove non lo sappiamo ma vogliamo arrivare. Dipenderà dalle dimostrazioni che vogliamo dare ogni volta. La cosa che mi è piaciuta di più è l'essere andata a giocarsela, qualche volta ho stretto i denti quando hanno palleggiato bassi dentro l'area ma poi sono usciti bene creando difficoltà al loro pressing. Certe volte lo hanno fatto troppo e diventa rischiosissimo visto che il Napoli è una squadra abile a riconquistare il pallone nell'altra metà campo, lì non c'è palleggio: vanno dritti e tirano. Questa convinzione mi è piaciuta".

Riguardo il match di domani invece, Spalletti spiega: "Le partite sono tutte insidiose, poi quando vai a giocare contro squadre di questo genere, con un certo entusiasmo e un certo allenatore e una certa spensieratezza diventano più insidiose. Loro sono costruiti bene sull'allenamento, Giampaolo è fortissimo e rende fortissime le sue squadre. Dobbiamo essere bravi a ripartire da zero e affrontare le insidie di ogni partita, ci vuole sempre la stessa attenzione, qualità e personalità. Bisogna riazzerare tutto". 

Un'altra vittoria sarebbe importante per i neroazzurri: "Non ci interessa mettere paura a nessuno, vogliamo creare un contesto dove ci si mette sempre qualcosa in più, cercare di andare sempre avanti e consolidare le nostre certezze. Guardiamo in casa nostra. Mini tournover? Difficile dirlo, devo rivederli. Ieri c'erano degli affaticamenti, siamo a metà del guado visto che c'è una giornata ancora per recuperare. Domattina faremo qualcos'altro, oggi faremo qualcosa che possa permettere un completamento di recupero. Decideremo domani, funziona così anche per me". 

I match contro la Samp sono sempre stati insidiosi per l'Inter: "La Sampdoria è forte, gioca un calcio importante. Quando prima dicevo di Giampaolo, forse gli sono stati tolti i pezzi migliori e la qualità di gioco è la stessa. Si parla spesso di allenamento dei muscoli, ma prima va allenata la testa oltre alle gambe. Quella ti crea i presupposti per anticipare ciò che accadrà e prepararsi per ogni partita. Bisogna valutare sempre queste insidie, ricreare i presupposti corretti fatti di metri, di contrasti, di palle recuperate, di rientri degli attaccanti per fare squadra corta. La Samp è del nostro livello, ci è arrivata davanti l'anno scorso. Ora perché noi dovremmo mettere dietro una squadra che l'anno scorso non ci fece vedere palla? Già lì è il ragionamento da fare. Siamo fortissimi, ma siamo la stessa squadra che in un momento ha fatto bene in un altro malissimo. Dobbiamo usare le nostre qualità, essere bravi a prenderle da noi e metterle in pratica". 

Impossibile non commentare l'ottima stagione dell'ex Skriniar: "Tu magari vedi giocatori perché ne parlano i tuoi collaboratori. Io se posso telefono all'allenatore, se la risposta è: 'Se mi levi anche lui...'. Me ne ha sempre parlato benissimo, questo conferma la sua serietà. E' facile parlare bene di Giampaolo, spero possa allenare l'Inter. Preoccupato per Miranda? Assolutamente... Miranda è quello che trasferisce agli altri giocatori la convinzione di essere forti. A volte se la prende comoda, ma se serve 5 mette 5,5, se serve 8 mette 8,5. Non esagera nell'uso delle sue qualità, ma serve che non dia vantaggi agli avversari e non lo fa mai. Non esagera, ma arriva sempre sull'obiettivo".

Infine un parere sul collega Giampaolo: "Perché sa fare bene il suo lavoro, lo conoscevo già perché ha allenato a Empoli. E' partito da niente e allena una delle squadre più forti della Serie A ed è finito nel mirino di grandi club. Se la merita tutta questa attenzione. Vorrebbe allenare l'Inter; ha detto. Io sarei il primo abbonato della stagione: per l'Inter sarebbe una garanzia, qui serve gente forte e lui sarebbe così. Si vede da come riesce a creare compattezza nel gruppo, nella capacità di lavorare fianco a fianco, nella professionalità e pignoleria nelle analisi, nei video post-gara, nel vedere gli avversari. Forse sono più fortunato di lui avendo qualcuno in più nello staff; li ha anche lui, ma serve fare tante cose e lui le fa. Lui all'opposizione? E' partita una rumba... Mi ha scritto il Ministro Luca Lotti, mi ha detto che se tutti vogliono fare i ministri spero si liberi una panchina se no si resta senza lavoro".

 

 

 

 

 

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Chiara Bertoldo
Aspirante giornalista sportiva. Il calcio è un linguaggio con i suoi poeti e prosatori. ( Pier Paolo Pasolini )