Il successo nel derby proietta l'Inter in una nuova dimensione. Sette vittorie e un pari, una candidatura ormai evidente. L'obiettivo non muta, la squadra insegue un piazzamento da Champions, utopistico snocciolare la parola Scudetto. Lo scontro con il Napoli, in programma domani sera al San Paolo, è, alla luce dei numeri, un incrocio al vertice. Inutile negarlo, inutile nascondersi dietro al cartello "lavori in corso". Una prova di maturità, non la prima sul cammino dell'Inter di Spalletti, stuzzicata dall'idea di ritrovarsi, tra due giorni, al comando della graduatoria. I favori del pronostico pendono verso il fronte partenopeo, Sarri propone il miglior calcio d'Europa, questo il grido che da più parti si insinua nell'ambiente nerazzurro. La sconfitta con il City non intacca le certezze azzurre, tutt'altro.
Una partita del genere è da preparare nel dettaglio, tecnico più che mentale. Le motivazioni non mancano, anzi. Bisogna però limitare l'incedere di casa, trovare la chiave per disinnescare il fraseggio del Napoli. L'Inter ha altre caratteristiche, vive di resistenza e ripartenza, di improvvisi strappi. Non ha il giro palla educato di Jorginho e compagni, non può sfidare il Napoli a viso aperto. Occorre bloccare Sarri e costringerlo a ricorrere a un piano B, quello che al momento pare mancare all'ombra del Vesuvio. In questo senso, vanno le indicazioni del venerdì. Gli unici dubbi - solo sulla carta in realtà - vertono sul settore arretrato. Nagatomo e D'Ambrosio sono in netto vantaggio su Dalbert e Cancelo - ingresso nel derby e svista preoccupante in occasione del 2-2 di Bonaventura. Spalletti non può concedere praterie a Hysaj e Ghoulam - straordinario anche a Manchester - le combinazioni esterne possono incrinare la scatola nerazzurra. Serve una copertura efficace, rapida, attenta. Con Miranda e Skriniar, il pacchetto è collaudato.
In mediana, sono le condizioni fisiche dei vari interpreti a dettare la configurazione del reparto. Il rientro di Brozovic non è imminente - piccoli passi nella giornata di ieri - Joao Mario invece è a disposizione. Il portoghese si accomoda in panchina, carta da sfruttare a partita in corso. Si rivede il blocco da derby, con Borja Valero ad ondeggiare tra le linee, tra Jorginho e la difesa del Napoli. Gagliardini e Vecino cerniera centrale, ad attutire gli inserimenti di Allan ed Hamsik.
Icardi è il terminale ultimo, al largo gli intoccabili Perisic e Candreva. Una serata di corse e rincorse, di raddoppi e duelli individuali, una serata per prendersi Napoli e la vetta.