All'Allianz Stadium va in scena il primo anticipo dell'ottava giornata di serie A. La Lazio di Simone Inzaghi bussa alla porta della Juventus di Massimiliano Allegri. Tre punti dividono le due compagini in classifica, con la Signora a caccia del Napoli, impegnato poco dopo nel big match dell'Olimpico. Per i biancocelesti, fin qui sopra le righe, nel senso più positivo del termine, un'occasione per rinsaldare una candidatura solo parzialmente sorprendente. Il ruolino esterno della Lazio è perfetto, due indecisioni in casa a minare un cammino estremamente redditizio. Uscire con un buon risultato da Torino può dare la svolta decisiva, cancellare la sfortunata caduta con il Napoli, propiziata anche da malasorte. Sei reti rifilate al Sassuolo nell'ultimo turno, bottino pieno in Europa, giocatori di ritorno, Inzaghi vuole cavalcare l'onda, pur riconoscendo il valore - assoluto - della compagine rivale.
La sosta giunge in soccorso di una Lazio in emergenza, giorni propizi per sopire noie fisiche, per ritrovare un gruppo ampio, con margine di scelta. Bastos, De Vrij, Marusic, tre nomi d'impatto, tre titolari chiamati a riprendersi la scena nella partitissima. Non al completo l'organico, specie dietro la situazione è in divenire. Wallace e Basta non sono a disposizione, Radu completa il pacchetto a tre con i citati De Vrij - in orbita Juve per la prossima stagione - e Bastos. Marusic occupa la corsia di destra, stritolato dalla coppia Asamoah - Mandzukic. Sul fronte opposto, Lulic. Qui può giocarsi una partita chiave, perché Allegri è pronto a lanciare Douglas Costa. Parolo, di rientro dopo il doppio impegno in azzurro, gioca da mezzala in mediana, con Milinkovic Savic designato come ariete per scardinare la resistenza bianconera. Regia a Lucas Leiva. Non muta il reparto d'attacco. Felipe Anderson è in recupero, manca il disco verde per la sfida odierna. Luis Alberto è l'anello di congiunzione, oscilla tra i cinque di mezzo ed Immobile, terminale di un undici straordinariamente compatto. Nani è in lista, Inzaghi può sfruttare il suo estro a partita in corso.
Quello della Lazio è un classico 3-5-1-1, attenzione però ai movimenti, specie in fase di possesso, di Milinkovic Savic. Un tridente di tecnica e prestanza, mortifero.
I sei punti raccolti nelle prime due uscite di Europa League consentono al tecnico di non proiettare il pensiero all'incrocio di giovedì col Nizza. Inzaghi percorre la via maestra, i titolarissimi in A, un turnover ragionato oltre i confini nazionali. Scelta fin qui redditizia, scelta obbligata se si tratta di Juventus. Questione di prospettive, vincere per ribaltare le gerarchie estive, per piazzare la seconda spallata ad Allegri dopo una Supercoppa all'ultimo respiro.