Rientrato a Milano dopo aver fallito con la sua Slovacchia la qualificazione al Mondiale in Russia, il difensore centrale Milan Skriniar è già proiettato al derby che si disputerà domenica sera. Un test verità per le ambizioni di classifica dei nerazzurri, ma anche l'ultimo appello per la squadra di Montella dopo i tre ko collezionati nelle prime sette giornate. Questo è quanto dichiarato dallo slovacco in esclusiva alla Gazzetta dello Sport:
"Sto pensando al Milan da quando ho terminato la partita con la Slovacchia contro Malta. Sono già focalizzato da giorni su questo impegno, è una grande partita per noi e per i tifosi. Ci teniamo a fare bene, regalare una gioia alla nostra gente e continuare ad avere un buon rendimento in Serie A. La classifica parla chiaro, siamo a due punti dal primo posto e questo testimonia il fatto che stiamo facendo molto bene".
Una gara, quale il derby, aperta come sempre ad ogni risultato. Seppur il Milan non stia vivendo uno dei periodi migliori, resta un avversario di tutto rispetto, da non sottovalutare: "Il Milan non è in crisi, non bisogna fidarsi degli ultimi risultati. Loro hanno grandi giocatori abituati a uscire da queste situazioni. Il derby è una partita a sé, è straordinaria per questo. Ho già giocato derby, quello di Genova è molto particolare, ognuno regala emozioni diverse, ma è straordinario vivere queste emozioni".
Percorso netto fino ad ora, se si esclude il mezzo passo falso di Bologna. Solo al 'Dall'Ara' i nerazzurri non sono riusciti a portare a casa i tre punti, fermati sull'1-1 dalla compagine felsinea. Un rallentamento che non ha permesso all'Inter di essere, ad oggi, in testa alla graduatoria in compagnia del Napoli: "La cosa importante è aver vinto sei partite su sette. Anche se qualcuno sostiene che non giochiamo bene, noi abbiamo portato a casa risultati pesanti. Spesso è più importante la vittoria, che il bel gioco".
Se si volessero tirare le somme dopo questi primi mesi di avventura all'Inter, il bilancio sarebbe sicuramente soddisfacente: "Lavoro con voglia ed umiltà, questo mi permette di migliorarmi sempre. Se l’Inter vince, sono più felice. Non mi accontento della prestazione individuale. Ci sono tutti i presupposti per fare bene, Spalletti è un grande allenatore, è un vincente, la squadra è forte e lo staff molto preparato. Il nostro obiettivo è migliorare i risultati della scorsa stagione".