Questione di soprannomi e assonanze, questione di tempo per passare da delusione a colpo ad effetto. Da Lupo Alberto a Luis Alberto: è bastato un anno allo spagnolo per far ricredere tutti (ma proprio tutti) quelli che lo avevano additato come flop del mercato della Lazio della scorsa campagna acquisti estiva. Già perché siamo nell'Agosto del 2016 quando Lotito lo acquista dal Liverpool per una cifra vicina ai cinque milioni di euro. Le ultime due stagioni, però, le ha passate in Spagna con le casacche di Malaga e Deportivo La Coruna. Le poche presenze (dieci) e la sola rete contro il Genoa assomigliano tanto ad un biglietto di sola andata verso altre destinazioni.

Inzaghi, però, crede in lui, lo ricolloca nella zona di competenza e in un anno l'ex canterano del Barcellona spegne tutti i mugugni solo nel primo mese di questo campionato. Dieci presenze, come tutte quelle della scorsa stagione, e tre gol realizzati in campionato di cui uno al Milan e ieri la doppietta al Sassuolo. Una prestazione da otto in pagella per lo spagnolo che prima pennella su punizione, poi si concede la doppietta e infine dispensa anche un assist per Parolo. Un bottino che gli vale l'ovazione dell'Olimpico nel momento in cui Nani esordisce in campionato prendendo il suo posto. E' una rivincita enorme, un cerchio che si chiude e un altro che, contemporaneamente, si apre.

Un inizio da favola per un calciatore tecnicamente sublime: testa sempre alta e pallone incollato al piede e giocato di suola, dispensando ricami per i compagni che, quasi sempre, ringraziano. Inzaghi lo ha inserito alla perfezione all'interno del collettivo e adesso la Lazio non può fare proprio a meno di lui che, a fine partita, esprime tutta la sua soddisfazione con queste parole: "Ho fiducia in me stesso, sapevo di poter segnare. E per fortuna sono riuscito a cambiare la partita. Una dedica per la doppietta? A mia moglie, che è incinta, e a mia figlia che conosce anche il nostro inno". 

Una giornata indimenticabile per lui con la prima doppietta in Serie A e la consapevolezza di essere diventato fondamentale per questa Lazio e beniamino di un pubblico che, in un anno, ha cambiato diametralmente giudizio sul venticinquenne di San Jose del Valle e che adesso sogna qualcosa di più di un piazzamento nei primi sei posti. Questione di assonanze nella rivincita di Luis Alberto.