Una partita dai due volti quella tra Inter e Benevento, conclusasi con la vittoria meritata degli uomini di Spalletti, che tuttavia dopo un buon primo tempo, in cui sono passati in doppio vantaggio, non hanno certo incantato. Nella seconda frazione, a tratti, hanno sofferto la velocità e l’intensità dei padroni di casa. Nota positiva un Marcelo Brozovic ritrovato, autore di una doppietta e di una partita convincente sotto molti punti di vista. Positiva anche la gara di Antonio Candreva, nel vivo del gioco anche quando, su indicazioni del tecnico, si è spesso accentrato dando spazio ai terzini per rendersi pericolosi sulle fasce, facendo da ottimo tramite tra centrocampo e attacco, dove Mauro Icardi ha giocato una partita di grande sacrificio, proponendosi sia in fase di impostazione che di conclusione a rete. Un primo tempo di ottimo livello che ha mostrato un gioco in netta crescita rispetto alle ultime, sotto questo aspetto deludenti, partite, con verticalizzazioni improvvise, fraseggi efficaci e difesa puntuale e attenta ai tentativi della squadra campana di rendersi pericolosa.

Tutto questo fino agli ultimi minuti di gioco del primo tempo dove uno svarione difensivo ha permesso a D’Alessandro di concludere a tu per tu con Handanovic su contropiede, donando nuova forza ai padroni di casa, fino a quel momento discretamente in balia del gioco nerazzurro. A seguire un secondo tempo che ha mostrato ancora la vecchia inter, lenta, ripetitiva e con poche idee in attacco e spesso esposta ai contropiedi del Benevento che, in più di un’occasione, ha mancato l’ultimo passaggio per concludere a rete. Tante occasioni da gol anche nel secondo tempo, un totale di 14 tiri nello specchio della porta, ma di nuovo quella sensazione di scarsa convinzione e cinismo che si è vista sia contro il Bologna che in casa con il Crotone. Tre punti importanti comunque che proiettano l’Inter al secondo posto alle spalle del Napoli (aspettando la Juventus che giocherà questa sera) con 19 punti che rappresentano il miglior inizio di campionato nerazzurro dal 2002, quando Hector Cooper siedeva sulla panchina milanese.

“In cima alla classifica si sta molto bene – dichiara Luciano Spalletti al termine della partita - i ragazzi devono essere orgogliosi di dove siamo perché non ci è stato regalato nulla. Un ottima partenza che aiuta anche a trovare bellezza e spensieratezza nel giocare, cosa che abbiamo fatto oggi per larghi tratti. In alcune situazioni dobbiamo ancora metterci mano e migliorare. Noi veniamo da dei campionati giocati così (con vistosi cali di concentrazione) non si può guarire subito, ci sono dei momenti in cui non riusciamo a dare seguito a quello che è il carattere e ogni tanto ricadiamo in delle piccole banalità. Oggi però c’è da fare i complimenti per essere entrati in campo con un impatto importante, hanno messo la partita in una direzione, hanno comandato il gioco. C’è da creare una mentalità, bisogna vincere e soffrire in alcuni momenti e guadagnare qualcosa di volta in volta”. In seguito Spalletti è stato chiamato a dare un giudizio sul reparto di centrocampo e in particolare nel ruolo di trequartista, oggi svolto bene da Brozovic: “Siamo contenti di tuti i giocatori che si sono alternati nelle varie posizioni. Il valore maggiore è che, avendo ruotato tutti, tutti hanno dato spesso risposte importanti e hanno aiutato ad ottenere quello che abbiamo ottenuto”.

“Abbiamo gestito per larghi tratti il gioco – Continua Spalletti - poi la cosa ci è sembrata fin troppo facile e forse abbiamo preso la partita sottogamba, invece la palla deve sempre girare allo stesso ritmo, e lì si è evidenziato un calo di atteggiamento, cosa che non ci deve essere. Però questa squadra se l’anno scorso è arrivata così lontano dalla zona Champions deve mettere apposto certe cose, in alcuni momenti ci riusciamo, in altri non ce la facciamo ad essere così continui come dovremmo essere con la qualità che abbiamo. A volte c’è il tocco di troppom, a volte c’è il passaggio banale, ma oggi abbiamo giocato di più sulla trequarti, ottimi scambi, mettendo in condizioni molti giocatori di tirare in porta, siamo sulla buona strada”.

Dalle parole di Spalletti traspare un certo ottimismo, ma anche la consapevolezza di essere solo all’inizio di un processo di crescita e miglioramento per un gruppo che sta ancora cercando di costruirsi un’identità tattica e una mentalità vincente, che nelle scorse stagioni ha stentato a palesarsi. Nel frattempo la squadra milanese si gode i diciannove punti e il secondo posto in classifica, con la sosta per le nazionali alle porte e un campionato che per l’Inter riprenderà il 15 ottobre con il Derby di milano a San Siro contro il Milan.