Continua a vincere la Lazio di Simone Inzaghi che in un Olimpico deserto bissa la vittoria ottenuta in casa del Vitesse nella gara inaugurale della fase a gironi dell'Europa League e supera per 2-0 lo Zulte Waregem archiviando in parte la qualificazione al prossimo turno. Successo più sofferto del previsto per la squadra capitolina, che dopo il vantaggio al ventesimo di Caicedo soffre e non poco dopo aver abbassato oltremodo i ritmi della contesa, lasciando svariate occasioni agli ospiti di pervenire al pareggio. Ai microfoni di Sky il tecnico piacentino ha sottolineato questo aspetto, provando ad analizzarlo così. 

“Abbiamo fatto bene i primi venti minuti, poi abbiamo abbassato il ritmo dopo il vantaggio e la squadra belga è entrata in partita. Dovevamo raddoppiare prima, abbiamo avuto diverse opportunità. Era la terza partita in settimana, ora dobbiamo recuperare le forze". 

Uno sguardo anche all'eventualità di giocare con Caicedo e Immobile insieme, prima di spostare l'attenzione sull'infortunio occorso a Luis Alberto: "Hanno dimostrato di poter giocare insieme, lo avevano fatto anche in Olanda. Luis Alberto ha preso un brutto colpo e ha il piede gonfio. È in ospedale per accertamenti, speriamo non sia nulla di grave". E sulla mentalità mostrata dai suoi ragazzi, fatta di sacrificio ed abnegazione, il tecnico ha proseguito: "Fin dal primo giorno ho trovato grandissima disponibilità. L’anno scorso ho cambiato spesso modulo, ora abbiamo trovato un’identità. I giocatori hanno certezze. Patric è stato straordinario in un ruolo mai fatto in carriera e si sta ritagliando un grandissimo spazio, se lo merita per il lavoro quotidiano. Di Gennaro e Luis Alberto anche stavano facendo bene".

Ed infine, sul turnover: "In panchina avevo anche Leiva e Nani. Volevamo vincere per dar seguito alla vittoria in Olanda. Era una gara particolare, non era semplice in questo stadio. Nani sta lavorando molto bene e stasera aveva dato ampia disponibilità. Ho scelto Immobile per tenere palla”.

A segno, per la prima volta in maglia Lazio, Caicedo, che ha così commentato la sfida: “Sono contento perché la squadra ha giocato bene e abbiamo vinto. I tre punti erano il nostro obiettivo, sono felice di aver segnato. Sto cercando di recuperare la giusta forma. Loro erano buona squadra, avevano vinto la coppa e avevano bisogno di punti. Spero di giocare in tutte le competizioni. Ciro è un grandissimo giocatore e una grande persona, la concorrenza è alta. Ma sto qui per giocare, l’obiettivo è farmi trovare pronto quando il mister me lo chiederà”.

Soddisfatto anche Marco Parolo, la cui analisi ha fatto eco alle parole del suo allenatore: “Abbiamo approcciato bene la partita, andando meritatamente in vantaggio. Poi abbiamo rallentato pur avendo diverse occasioni per raddoppiare. In Europa trovi giocatori bravi nell’uno contro uno e nel finale abbiamo un po’ sofferto. Ciro è stato bravo a chiuderla. Giocare in uno stadio vuoto non è facile anche per una questione di attenzione: ci siamo rilassati, ma siamo stati bravi a portare a casa la partita". 

Ed infine, sullo stato psico-fisico della squadra nel complesso, il centrocampista ha così chiuso: "C’è consapevolezza dei nostri mezzi e possiamo crescere ancora. Ci stiamo adeguando ai nuovi, siamo su una buona strada. Le alternative non mancano sugli esterni, Luis Alberto crea spazi e imprevedibilità. I meccanismi sono collaudati: c’è un grande equilibrio e mezz’ali brave ad inserirsi. La Lazio più forte in cui ho giocato? La prima aveva giocatori più pronti con maggiore esperienza. Questa però ha elementi che possono fare la differenza. Mancano Felipe Anderson e Nani. In ritiro Felipe sembrava tornato quello di qualche anno fa. Sono due giocatori che creano superiorità”.