È la sera del 30 Agosto 2017. Nella calda Milano Ausilio e Sabatini sono al lavoro per regalare a Spalletti l’ultimo colpo di un mercato non entusiasmante ma intelligente: il profilo è quello del giovanissimo 19enne originario della Costa D’Avorio Yann Karamoh, di proprietà del Caen. Dopo un lungo tira e molla con i francesi, l’Inter riesce finalmente a strappare il talento bleu per pochi milioni, solo 5.5. I tifosi interisti sono molto interessati ma al contempo un po’ preoccupati vista l’ultima esperienza poco felice con Gabigol, scaricato dopo solo un anno con l’etichetta di bidone.
Domenica, 24 Settembre, alla 6ª giornata di campionato la prima presenza in maglia nerazzurra. Et voilà: entra al posto di Borja Valero al 72’, fa dimenticare sulla fascia destra un Candreva quasi impalpabile con velocità, tanta, tecnica, e classe, tantissima. Non a caso dai transalpini è considerato, insieme a Dembelé e Mbappé, uno dei talenti principali del movimento francese.
Debuttare alla grande in una partita ancora in bilico non è facile, soprattutto se hai gli occhi puntati di uno stadio come San Siro: eppure l’ha fatto. Piazzatosi sull’esterno, prima inizia a proporsi, poi prova uno scambio con D’Ambrosio per poi illuminare il popolo nerazzurro con una serie di tunnel, di suola, doppi passo (uno porta anche ad un espulsione) e strappi che lasciano sul posto gli avversari.
Senza dimenticarci il tiro che ha portato poi al gol: il Genoa allontana la palla dall’area dove c’è Karamoh che non ci pensa due volte, al volo di sinistro prova a beffare Perin appena fuori dai pali ma il portiere si rifugia in corner dal quale, poi, nasce il gol vittoria di D’Ambrosio. Pur avendo giocato pochi minuti, ha lanciato un segnale a Spalletti: per un posto da titolare c’è anche lui, e non è un’idea troppa azzardata, viste le uscite insufficienti di Candreva, Brozovic e Joao Mario che stanno faticando molto in questo periodo di ombra che, comunque, vede l’Inter al terzo posto da sola.
Esterno, sì, ma non solo. Oltre ad essere un ottimo talento, Karamoh può diventare un vero e proprio jolly: Spalletti vuole fare di lui un giocatore alla Salah, capace di inserirsi tra le linee, far ripartire l’azione in velocità e, a differenza dell’egiziano, essere più freddo sotto porta e far qualche gol anche decisivo. Un giocatore da far entrare a gara in corso fino alla completa maturazione. Ma, come detto dallo stesso giocatore, giocare dietro Icardi da trequartista non è assolutamente utopico, visto che lo ha già fatto anche nel Caen, ma bisogna testare la sua tecnica nello stretto della trequarti, dove di spazio non c’è ne è molto. Lí, al momento, è forse meglio continuare a puntare su Eder che anche con il Genoa è stato il migliore in quel ruolo. L’Inter ha quindi in mano un vero e proprio gioiello che diventa arma nelle mani di Spalletti: sta a lui capire come dosarlo e dove farlo giocare. Tranne le qualità, quelle non si discutono.