La Lazio si gode Adam Marusic. Il primo acquisto della campagna di rafforzamento estiva biancoceleste, l'esterno destro montenegrino che al suo arrivo nella Capitale non aveva suscitato particolari entusiasmi, è diventato ormai un titolare della squadra di Simone Inzaghi, il cui inserimento, favorito dall'infortunio di Basta, è risultato essere più semplice del previsto. Con il Napoli, mercoledì scorso, non aveva brillato particolarmente, ma al Bentegodi ha sciorinato una prestazione di alto livello, accompagnando l'azione dando manforte agli attaccanti, oltre ad offrire assiduamente aiuto anche in fase di ripiegamento.
Probabilmente in molti lo vedono e se lo immaginano come terzino puro Marusic, ma lui durante la sua presentazione a Formello parlò chiaro, etichettandosi come 'ala destra molto veloce in grado di essere pericoloso anche nella metà campo avversaria'. Nella sfida di ieri pomeriggio contro l'Hellas Verona, ha dato prova di quello che realmente sa fare meglio: correre lungo tutta la fascia, essere una spina nel fianco nella difesa avversaria. Da il meglio di sè quando non è troppo imbrigliato in compiti prettamente difensivi, di marcatura. Propositivo e sempre nel vivo dell'azione, Marusic è stato uno dei migliori in campo, insieme al goleador Immobile, tra l'altro i due nomi che sono finiti sul tabellino dei marcatori. Per il montenegrino, si tratta del primo gol italiano, in Serie A.
Acquistato per 6.5 milioni di euro, Marusic si sta impegnando a fondo per far capire a tutti che i soldi spesi dalla Lazio sono stati un buon investimento per il presente ed anche per il futuro. Per ora il classe ’92 ha giocato 7 partite totali fra campionato, Europa League e Supercoppa Italiana. La prima giocata con i biancocelesti è stata la finale di Supercoppa Italiana, in piena estate, dunque nel pieno della fase preparatoria: Marusic, entrato a partita in corso, commise un pò scriteriatamente il fallo in area su Alex Sandro regalando un penalty alla Juventus, rigore poi non decisivo ai fini del risultato finale. In campionato, invece, il suo errore in occasione della prima rete del Napoli, lo scorso mercoledì, non gli era stato perdonato, ma dopo soli quattro giorni si è rifatto con gli interessi, correndo, aiutando gli attaccanti, procurandosi il rigore realizzato da Immobile e segnando la sua prima rete italiana.
Dopo una prestazione del genere, di spessore, l'allenatore biancoceleste Simone Inzaghi non può far altro che gongolare e godersi questo talento montenegrino, che giunto in punta di piedi, in estate, sta scalando rapidamente le gerarchie, dimostrandosi un valore aggiunto per questa Lazio.