​Allo stadio Meazza, in San Siro, è di scena il sesto atto dell'opera nerazzurra. Inter e Genoa gettano il guanto di sfida in un match che si preannuncia delicato e quanto mai decisivo. La cornice proposta ospiterà le gesta dei calciatori più meritevoli, i 50mila spettatori godranno di uno spettacolo rivendicativo, affascinante, emozionante. I nerazzurri debbono scrollarsi di dosso le critiche trasalite in quel di Bologna; i genoani si prefissano l'obiettivo di risalire la china, tentando di raccogliere punti nella tana del biscione, centrando, magari, il successo numero uno in campionato. 

L'Icardi serpentesco - come definito dal tecnico toscano - si accinge a compiere il proprio destino, ovvero riassaporare la gioia del gol, ma la rete su azione manca al capitano nerazzurro dai due gioielli di Roma e appena la squadra si permette il lusso di spegnere la luce, l'argentino non scova più la retta via. L'Inter necessita di un Maurito leader indiscusso del terreno di gioco e per riuscire nell'intento, il centravanti dovrà destreggiarsi più spesso nell'arte del fraseggio. La fase di riconquista della sfera è ben predisposta dagli uomini di Spalletti che peccano in quella di costruzione, caratteristica fondamentale in una formazione di ottimi palleggiatori. La linea difensiva aziona un reparto che desta un numero limitato di preoccupazioni, merito dell'assodata coppia centrale e delle ottime prestazioni dei terzini, mentre la mediana si affida alle qualità tattiche di Borja Valero e ai muscoli di Gagliardini o Vecino. Le note dolenti sono rilevabili sulla trequarti offensiva; i 9 sigilli complessivi di Icardi e Perisic non sono di certo sostenuti dalle imprecisioni di Candreva e Joao Mario. Il portoghese è relegato in un ruolo che ricopre per la propria qualità di fornire equilibrio e non certo per le spiccate doti negli inserimenti; l'ex Lazio è posto al di fuori del gioco senza, tra l'altro, concedere supporto in fase d'interdizione. Nel match di Bologna, Candreva ha effettuato ben 22 cross, di cui solamente 2 a segno; statisticamente parlando, il 13,79% dei 58 prodotti sino ad ora transita nell'area di rigore avversaria, generando apprensioni difensive. Dato necessariamente da migliorare.

L'Inter dovrà mostrare miglioramenti. Le trame di gioco non presentano la giusta fluidità per aggredire alacremente il proprio avversario, la rotazione dei centrocampisti, interessanti i primi 30 metri della metà campo avversaria, non avviene avvalendosi dei giusti sincronismi, la manovra rallenta poiché determinata da un possesso palla sterile e prevedibile. Spalletti si affiderà, secondo le indiscrezioni della vigilia, a Marcelo Brozovic. Al croato, mattatore con una doppietta nella sfida d'andata dello scorso campionato terminata proprio 2 a 0 per i nerazzurri, il compito di azionare i meccanismi offensivi. Eder potrebbe far rifiatare Candreva; Dalbert favorito su Nagatomo. 

Il calcio di rigore siglato da Icardi contro il Bologna | Tuttosport

Dinanzi alla possibilità di mantenere perlomeno il terzo posto, si cela l'incognita Genoa dell'enfant prodige, Pietro Pellegri. La doppietta del classe 2001 non è bastata ad evitare la sconfitta contro la Lazio ai ragazzi di Ivan Juric, ​liguri che nell'ultimo turno hanno conquistato il secondo punto del proprio campionato, pareggiando la sfida casalinga con il Chievo. Il tecnico è a rischio esonero ed una brutta prestazione a San Siro potrebbe costargli la panchina. Il Genoa manca di solidità difensiva, come dimostrano le 9 reti subite ed è in Liguria che raccoglie le proprie migliori prestazioni. Le sconfitte patite contro Juventus e Lazio pesano, però a tratti la squadra mostra degli interessanti spunti sui quali lavorare ed insistere. Il match di Milano non potrà, per forza di cose, persistere su esperimenti e nuove metodologie di gioco, Juric si affiderà alla migliore formazione, in grado di conferire le maggiori garanzie, con la consapevolezza di affrontare una sfida proibitiva. I rossoblù dovranno sfoderare le qualità di sicuro affidamento, ovvero il buon palleggio sulla trequarti e la rapidità sugli esterni, caratteristica che l'Inter subì sul fronte destro da Manuel Lazzari contro la Spal. Il tecnico potrebbe optare per 2-3 sostituzioni rispetto al match contro il Chievo; spazio dunque a Ricci  e Taarabt per Brlek e Palladino. Pellegri favorito su Galabinov. 

Diego Laxalt, marcatore nell'1-1 contro il Chievo | SerieANews

 

PROBABILI FORMAZIONI

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Dalbert; Borja Valero, Gagliardini; Candreva, Brozovic, Perisic; Icardi.

GENOA (3-4-2-1): ​Perin; Biraschi, Rossettini, Zukanovic; Lazovic, Veloso, Brlek, Laxalt; Ricci, Taarabt; Pellegri.

 

ARBITRO: Marco Guida della sezione di Torre Annunziata (assistenti: Carbone e Preti; IV uomo: Peruzzo; VAR: Fabbri; AVAR: Pillitteri).