Il centrocampo dell’Inter tra Crotone e Bologna non è decollato: Borja Valero ha avuto qualche difficoltà ad uscire dalla morsa del pressing delle due squadre rossoblu ma soprattutto al Dall’Ara non è riuscito a tenere il passo di quelli del Bologna che andavano al doppio della velocità, non solo dello spagnolo. Un altro bocciato è Vecino che, chiamato a far dimenticare la prestazione disastrosa di sabato pomeriggio di Gagliardini, non ha risposto presente, mostrando notevoli colpe in occasione del gol del vantaggio felsineo. Ma il peggiore della serata bolognese è stato senza dubbio Joao Mario che ha mancato dopo 50” il gol del vantaggio per poi buttar via palloni di facile gestione costringendo Spalletti a sostituirlo al 48’. Con Gagliardini ancora poco lucido, l’unico dotato di grande qualità è Marcelo Brozovic, stimato da Spalletti ma obbligato ad invertire la rotta di una stagione iniziata malamente.
Arrivato nel mercato di gennaio 2016, sotto la gestione di Mancini aveva sorpreso tutti per il dinamismo e le qualità tecniche, ripetendosi l’anno seguente con le due magie contro Udinese e Cagliari che avevano fatto urlare tutti a quel “fenomeno”, quasi mai però riconfermato. Sempre con il tecnico di Jesi sulla panchina nerazzurra è stato impiegato da mezz’ala/esterno dei tre a supporto della punta, spesso anche con buoni risultati. L’arrivo di de Boer non ha portato bene al croato che si è ripreso solo con Pioli in un inverno fatto da un filotto di vittorie con il timbro anche di Brozovic.
L’arrivo a Milano di Spalletti doveva corrispondere con la rinascita del croato che però non è ancora avvenuta: dietro ad Icardi potrebbe essere l’uomo giusto per fare da collante tra attacco e centrocampo, in grado di servire palloni d’oro per l'argentino e di svolgere il primo pressing insieme a Candreva e Perisic. Difficile vederlo in mezzo al campo nei due davanti alla difesa, se non in coppia con uno tra Vecino e Gagliardini, in grado di coprirgli le spalle se attratto dalla fase offensiva. Ma il suo ruolo ideale sarebbe mezz’ala destra di un centrocampo a tre: non è nei piani un cambio di modulo, l'idea è di promuovere Brozovic in centrocampista d'assalto, alla "Nainggolan".